FOLLONICA – “Il segretario provinciale del Partito democratico, Giacomo Termine, nel rispondere al deputato Mario Lolini sulla disastrosa manovra economica del Governo che, di sicuro, impoverirà ulteriormente le nostre famiglie, mischia le carte e la butta nuovamente sulla classifica pubblicata da il Sole 24 Ore che ha visto scivolare Grosseto dalla sessantaseiesima alla settantanovesima posizione per qualità della vita”. A parlare, Massimo Di Giacinto, candidato sindaco di Follonica al ballottaggio 2020.
“Ma, in coerente stile piddino, Termine omette (volontariamente) di dire che si tratta di una classifica riferita al 2018 che riguarda l’intera provincia di Grosseto e non solo il capoluogo – continua -. Pertanto, a onor del vero, è ragionevole pensare che pure Follonica abbia dato un “significativo contributo” al non brillante risultato. A questo proposito Termine, anziché occuparsi della sicurezza di Grosseto, visto che è sindaco di Monterotondo Marittimo e probabilmente vive in quel bellissimo paese del nostro entroterra, farebbe meglio a fermarsi a Follonica: una città che nel 2018, con allora Andrea Benini sindaco, ha subìto una lunga serie di gravissimi fatti criminosi che hanno sconvolto la comunità cittadina”.
“Non si ha memoria – prosegue il candidato del centrodestra -, almeno in anni recenti, di una sparatoria con vittima e feriti in pieno centro nel primo pomeriggio. Per non parlare poi degli scandali, economici e giudiziari, che assurgono quotidianamente alle cronache. Per quanto riguarda il degrado, Termine potrebbe fare una passeggiata nelle pinete, alla stazione o nei boschi intorno alla città e verificare, con i suoi occhi, la sistematica e sempre più diffusa attività di spaccio di droga che i follonichesi denunciano invano da troppo tempo. Criminalità e spaccio sono in netto aumento a Follonica, e purtroppo l’ex sindaco Benini sembra aver preso coscienza della situazione solo dopo che una persona, purtroppo, è rimasta uccisa e altre due gravemente ferite”.
“Nel frattempo il corpo della Polizia municipale non è stato potenziato adeguatamente e si è pensato di risolvere il problema della sicurezza riempendo la città di telecamere (chissà se e come funzionanti), come se ai malintenzionati importasse qualcosa – prosegue Di Giacinto -. Allo stesso tempo, per stessa ammissione dell’ex sindaco Benini, l’apertura della Compagnia dei carabinieri non ha visto un incremento della presenza degli uomini dell’Arma sulle nostre strade. E le solite promesse, ormai più che decennali, sul Commissariato di Polizia in città, prima non sostenuto dall’ex sindaco Benini poi fortemente voluto, sono svanite nel nulla”.
“Pertanto, per quanto Termine si arrabatti a dire qualcosa, una certezza rimane: dove governa il Partito democratico con i suoi “fidati scudieri” regna l’insicurezza più totale – conclude Massimo Di Giacinto -. Follonica ha bisogno di un cambiamento che realizzi il desiderio di sicurezza personale e delle cose dei cittadini, unitamente al decoro della città: con la nuova amministrazione di centrodestra, Follonica, l’avrà”.