GROSSETO – “Lungo le strade provinciali ci sono migliaia di passi carrabili in gran parte unici e indispensabili a fondi agricoli. Dal 1996 all’anno 2017 la Provincia, per sostenere la vita e le attività nel territorio provinciale, non ha applicato il canone Cosap sui passi carrabili ad uso agricolo, commerciale, industriale, artigianale, civile abitazione, nonché agli accessi delle strade vicinali. Uno dei primi e rari atti di Antonfrancesco Vivarelli Colonna nella seduta del Consiglio provinciale del 28 novembre 2018 è stato quello di adottare una delibera che sospendeva l’esenzione dal pagamento della Cosap”. A parlare Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima e capo gruppo Democratici Insieme in Provincia, e Giacomo Termine, segretario provinciale del Pd.
“La fine del 2019 sarà dunque salutata da Vivarelli inviando 15mila cartelle di pagamento che arriveranno nelle case di cittadini e nelle sedi di imprese agricole -continuano -. Un bellissimo modo per augurare un buon 2020”.
“Più tasse per tutti! Per che cosa? Le strade provinciali sono in uno stato di manutenzione pessimo, la vigilanza è scarsa se non inesistente, i lavori sulle infrastrutture più importanti come il Cipressino o la Maremmana li devono finanziare la Regione o i Comuni e, nonostante questo, la Provincia non fa partire i lavori – proseguono Giuntini e Termine -. E, allora? È giusto, è buona amministrazione o un’azione vessatoria su cittadini e imprese che vivono nelle campagne?”.
“La scelta di Vivarelli Colonna, poi, è in aperta contraddizione rispetto alle politiche tanto sbandierate dal centro destra – vanno avanti i due -. Matteo Salvini afferma la scelta di ridurre la pressione fiscale e critica il Governo per tasse neppure applicate e a Grosseto, Vivarelli candidato in pectore come presidente della Regione, le tasse le impone veramente e soprattutto alle categorie più deboli”.
“La realtà è che il centrodestra predica in un modo e agisce diversamente – concludono Giuntini e Termine -, promette il Paradiso e conduce le comunità in altri luoghi ben meno elevati. Ma non importa se le famiglie sono in difficoltà, purché nelle scuole ci sia il presepe”.