RAVI – Anche quest’anno Ravi torna ad illuminarsi per le feste di Natale. Luminarie e addobbi anche in questo 2019 abbelliscono il piccolo borgo del Comune di Gavorrano. Un’iniziativa che ripete l’esperienza dello scorso anno quando i soci del circolo di Ravi realizzarono l’idea di illuminare le vie del paese per le feste di Natale. tra le novità più importanti di questo Natale c’è il mega albero realizzato con 3900 bottiglie di plastica.
«Lo scorso Natale spiegano gli organizzatori – siamo riusciti nella nostra impresa seppur con difficoltà; quest’anno abbiamo le vie splendenti come non mai, grandi stelle maestose che adornano la via centrale e la piazza del nostro paese; graziosissimi alberini bianchi, rossi e oro fanno da sfondo al borgo ed un albero maestoso di 4,5 metri sporge lungo la via Roma, con le sue 3900 bottiglie di plastica riciclate e 5300 lucine all’interno».
«Noi soci del circolo di Ravi abbiamo raccolto i fondi per rendere il paese luminescente e siamo orgogliosi di cosa siamo riusciti a creare, rendendoci conto ancora una volta che insieme si riesce nelle imprese che sembrano più insuperabili.
Tuttavia non siamo gli unici che si sono dati da fare per abbellire il paese; mi riferisco infatti agli abitanti del Castello, che hanno fatto addobbi e presepe nella parte vecchia di Ravi».
«Nonostante tutto, siamo entusiasti di lasciare un sentimento di festa e di gioia nei cuori di chi, seppur per sbaglio, passa per le nostre strade e rimane incantato dalla luminaria e dagli addobbi, frutto dei nostri sforzi, ma soprattutto dell’affetto e affiatamento che caratterizza i soci del Circolo».
«I super ringraziamenti vanno a: Mario Cite perché è unico e perché, purtroppo per lui, sa fare tutto, a Gianfranco Iacomelli che, oltre ad essere polemico, è un grande creatore ed un vulcano di idee, Umberto Zammarchi, Lele Battaglini e Andrea Casini per l’assemblaggio, Alda, Maria e Nicolina per aver “dato vita” alle bottiglie, Valeria, Lia, Lorella, Marilena, Maria Laura e Olga per aver mangiato tanto freddo; Shining on per la messa in opera della luminaria, Mirko Demi della carpenteria Vichi di Follonica per la struttura in ferro interna all’albero, Leonardo Tosi per aver “agganciato” gli alberini bianchi, Marco, Elio e Paola e a tutti quanti per avermi sopportato e supportato, anche psicologicamente».
«E grazie anche a chi non ci ha seguito ma che viene scaldato ugualmente dai nostri capolavori. È stata un’esperienza bellissima sicuramente da ripetere».