GROSSETO – Otto milioni al comune di Roccastrada per la nuova scuola di Ribolla. I soldi sono parte di quei 95,7 milioni di euro che erano stati stanziati sotto il governo Renzi-Gentiloni per la Regione Toscana. «Noi eravamo rientrati nel piano triennale 2018-2020. Il successivo Governo Giallo-verde aveva poi bloccato lo schema di contratto con cui le Regioni avrebbero dovuto stipulare i mutui e quindi era tutto bloccato – afferma il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola -. Tra l’altro noi eravamo rientrati nella prima annualità, quella del 2018».
Il denaro, che Limatola definisce «il più grande finanziamento della storia del comune» servirà per costruire ex novo la scuola primaria e secondaria di primo grado di Ribolla con un intervento di “sostituzione edilizia”.
«Appena arrivano i soldi del mutuo noi siamo pronti a partire – prosegue il primo cittadino -. Sarà un edificio completamente efficientato e adeguato alla didattica moderna anche da punto di vista delle emissioni. A questo uniremo un’azione di riqualificazione urbanistica e rigenerazione urbana della zona per cui è stato preso un finanziamento da 530 mila euro dalla Regione. Il finanziamento pagherà un nuovo ampliamento di via del Diaccialone e il collegamento con via Sardegna oltre alla rotatoria e un nuovo presidio sociosanitario».
In totale sono 15, in Toscana gli edifici scolastici che riceveranno i finanziamenti e che, oltre a Grosseto, si trovano nelle province di Lucca, Pisa, Livorno e Arezzo.
La Cassa Depositi e Prestiti ha stipulato con la Regione Toscana un contratto per la concessione di un prestito, con oneri a carico del bilancio dello Stato, di 95.7 milioni di euro per il finanziamento di interventi relativi alla costruzione, ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà degli enti locali adibiti all’istruzione scolastica.
Il finanziamento rientra nell’ambito del programma di edilizia scolastica 2018-2020 e a seguito della stipula di un protocollo di intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR – che coordina il piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi), il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), la Banca europea per gli investimenti (BEI), la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB).
Entro la fine dell’anno è prevista la stipula di ulteriori contratti di prestito con altre 18 regioni beneficiarie di contributi statali, per un ammontare complessivo di 1.550 milioni di euro, utilizzando la provvista resa disponibile dalla BEI e dal CEB, sempre destinati alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica sull’intero territorio nazionale.
CDP conferma nuovamente il proprio impegno nel finanziamento di interventi da realizzarsi nel settore dell’edilizia pubblica scolastica, proseguendo un percorso avviato nel 2015 che ha già permesso di stipulare con le regioni prestiti per un importo di ca. 1,2 miliardi di euro, avvalendosi della provvista finanziaria fornita da istituzioni finanziarie internazionali ed in collaborazione con il MIUR ed il MEF. Le risorse saranno erogate da CDP a Comuni, Province e Città Metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato e, grazie a specifiche modalità di erogazione, i beneficiari finali potranno utilizzare le risorse senza impatto sul proprio patto di stabilità interno.