GROSSETO – E’ il primo commento di Claudio Capecchi, presidente Cia –Grosseto, ai margini della riunione che si è tenuta a Roma con la responsabile del dicastero, le associazioni di categoria, i rappresentanti degli allevatori, gli industriali,i rappresentanti della GdO e dei Consorzi di tutela, convocato per parlare della filiera del latte ovino; dei tanti problemi legati al settore; della predazione e della necessità di garantire ai pastori un giusto reddito derivante dal giusto valore dato al loro lavoro.
“Come Cia Grosseto, in rappresentanza di una delle zone ad alta vocazione agricola in Toscana e anche in Italia, dove il settore della pastorizia soffre oramai per le molte difficoltà che gli allevatori sono costretti ad affrontare, abbiamo chiesto alla Ministra di dare urgente sostegno al comparto” ha precisato il presidente. “Abbiamo bisogno di dare risposte a chi, con difficoltà, continua a credere nel settore, si impegna per darci prodotti genuini e, non ultimo, collabora a tenere vive e tutelate zone marginali che altrimenti sarebbero abbandonate a sé stesse. La questione “ovi-caprina” non riguarda infatti solo chi vive di pastorizia perché i benefici derivanti da questo settore , vale sempre ricordarlo, hanno ricadute positive per tutta la collettività.
In rappresentanza della Confederazione ho elencato alcuni dei punti da noi sottoscritti e ritenuti strategici per risolvere, almeno in parte, la gravi crisi in essere” ha continuato Capecchi “ Puntare sulla destagionalizzazione, incentivare la ricerca, rivedere il piano lupo ricordano che i pastori non vogliono indennizzi ma lavorare senza l’assillo dei predatori, attivare una comunicazione condivisa in merito alla questione predazione e selvatici in generale, rafforzare la filiera con accordi tra le parti interessate, riconoscere il valore del comparto produttivo, rafforzare il ruolo dei consorzi e ricercare nuovi mercati.
Ringraziamo la Ministra per il tempo e l’attenzione concessa a noi rappresentanti degli allevatori e per la promessa di attivare a breve tavoli specifici che si occuperanno di credito, innovazione, trasparenza e promozione, tavoli ai quali Cia –Agricoltori Italiani, come richiesto dalla Bellanova, porterà proposte, idee e progetti.
Torno a Grosseto consapevole che i miracoli non esistono – ha concluso il presidente Cia-Grosseto – ma quando le massime istituzioni ascoltano le nostre istanze, diventiamo speranzosi che il futuro non sarà così preoccupante e drammatico come oggi invece ci appare. Vogliamo continuare a credere che essere pastori sia un onore e un valore per tutti, non chiediamo favori ma solo di essere ascoltati per poter dare un futuro alle nostre aziende e anche ai prodotti di eccellenza del nostro territorio”.