GROSSETO – “Serve un progetto di rilancio che con azioni concrete punti a proteggere il sito e a promuovere e valorizzare l’intera area, le attività economiche, i paesi vicini”. Questa la premessa dei rappresentanti del Partito Democratico che questa mattina hanno presentato alcune proposte di tutela e valorizzazione delle Cascate del Mulino di Saturnia.
“Negli ultimi mesi si è parlato tanto delle Cascate del Mulino, è un tema molto attuale e sentito – dice Giacomo Termine, segretario provinciale PD Grosseto –. Sono un elemento fondamentale nella proposta turistica dell’intera maremma, vanno quindi considerate in ambito sovracomunale, ma anche oltre, regionale, nazionale e internazionale. Chi ha ruoli di responsabilità, l’amministrazione comunale di Manciano, è stato più volte chiamato a rispondere sul futuro delle Cascate ma non l’ha mai fatto, quindi oggi fa bene il Pd di Manciano a continuare ad incalzare e, soprattutto, a proporre azioni concrete da portare avanti. In questo hanno il pieno supporto del partito provinciale”.
“Credo sia fondamentale aprire un percorso partecipativo ampio, che coinvolga tutti – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –: cittadini, imprese, Comune, associazioni per tracciare un quadro condiviso delle prospettive dell’area, che guardi oltre la singola porzione di territorio ma abbia, al contrario, respiro più ampio, anche europeo. Si tratta di un sito naturalistico unico al mondo, per valorizzarlo realmente non possiamo limitarci a pensare in piccolo. La Toscana è pioniera nella partecipazione e l’autorità di partecipazione della Regione mette a disposizione dei comuni risorse per realizzare questi percorsi di confronto. Sarebbe davvero bello che tutta la popolazione si trovasse unita intorno ad una proposta condivisa”. Riguardo agli ultimi episodi di maltempo, Marras aggiunge: “Le Cascate sono state interessate direttamente dall’ondata di maltempo dello scorso fine settimana. Dopo il primo episodio, di minore intensità, che seppur raccontato come disastroso non ha portato criticità reali al sito che dopo poche ore era tornato alla normalità, il secondo episodio, quello di domenica 17, più forte e violento ha fatto registrare alcuni danni. Domani saremo sul posto con il Presidente Rossi e i tecnici per valutare da vicino la situazione, mi impegno personalmente a trovare le risorse necessarie per realizzare gli interventi idraulici necessari che dalla prima stima, emersa dai sopralluoghi degli ultimi giorni, ammontano a 250mila euro”.
“Fin da subito ci siamo concentrati nell’elaborare proposte per colmare la totale mancanza di coinvolgimento della popolazione da parte dell’amministrazione comunale – spiega Hannah Lesch, segretaria PD Manciano –. Le cascate sono il motore trainante del turismo della zona e dell’intera maremma del sud, non possono essere ignorate né gestite con superficialità. Noi riteniamo che la gestione pubblica del sito sia imprescindibile, il Comune deve esercitare i propri diritti sulle acque e sull’alveo del fiume: è un bene prezioso di tutti e tale deve rimanere, ovviamente, con una gestione migliore che preveda, eventualmente, anche un costo per i fruitori seppur minimo i cui introiti potrebbero essere interamente reinvestiti in interventi di manutenzione del sito stesso e, ove necessario, dei centri storici e della viabilità dei paesi. Inoltre, riguardo all’idea del sindaco di creare un nuovo parcheggio siamo fortemente contrari: così come proposto danneggerebbe il paesaggio, noi crediamo invece alla riqualificazione dell’esistente, non si può pensare che per rispondere al picco di affluenza di pochi giorni all’anno si consumi nuovo suolo. Piuttosto, creiamo un sistema mobilità green che colleghi i vari borghi al sito”.
Tra le proposte anche: un intervento di riqualificazione delle aree pubbliche, compresi i resti del ponte romano e di messa in sicurezza del sito dal punto di vista idraulico, completando le opere iniziate nel 2014, che hanno garantito la sicurezza statica delle cascate; lavorare per una gestione sostenibile delle cascate del mulino per renderle operativamente il motore trainante dell’economia turistica della Maremma Toscana, essendo anche il punto nevralgico della rete escursionistica, crocevia di percorsi storici e naturalistici come via Clodia e Vetta Mare e la dorsale di collegamento tra la Francigena e la ciclovia tirrenica.