CAPALBIO – “Il compito della politica è offrire speranze, alternative, non continuare a dire che le cose vanno male, altrimenti pare di essere a una riunione degli alcolisti anonimi”.
Con l’ironia e l’esuberanza che lo caratterizza, nella prima appuntamento della rassegna Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ha acceso il palco di Capalbio Libri 2012.
La presentazione del suo libro “Stil Novo” (Rizzoli) è stata l’occasione per una serie di riflessioni politiche di ampio respiro, stimolate dalle domande della giornalista dell’Espresso Denise Pardo: dalla situazione interna al Pd, ai diritti civili, alla necessità di restituire i partiti ai cittadini, al tema tanto dibattuto delle primarie.
“Entro la fine dell’anno potrete scegliere quale sarà il candidato del Pd -ha detto. “A dicembre si voterà e a settembre dovrebbe essere sciolto il nodo sui nomi dei candidati”.
Matteo Renzi ha parlato di quattro candidati “che abbiano idee ben precise. Sulla base di questo, chi vince è il candidato, ma chi perde deve avere il coraggio, il gusto, la dignità e l’onore di saper perdere. Se io perdo sosterrò chi vincerà. Mi aspetterei che venisse fatto lo stesso nei miei confronti”.
Ironizzando sull’epiteto di rottamatore che gli è stato attribuito, Renzi ha sottolineato: “nello statuto del mio partito c’è una regola ben precisa: tutti quelli che hanno fatto tre mandati vanno a casa. Ai miei posso chiedere che venga rispettato l’articolo dello statuto. Agli altri posso solo dare suggerimenti. Ma finché l’Italia sarà fondata sulle deroghe e non sulle regole non si andrà avanti”.
E ancora, parlando del suo ideale di sinistra: “mi piace la sinistra che vince con Blair, con Cinton, con Obama; una sinistra che vince e governa” perché “se sei di sinistra, sei progressista e non è accettabile aver paura del futuro”.
Alla domanda sui diritti civili alle coppie di fatto ha risposto: “un uomo e una donna hanno già uno strumento civile che sancisce la loro unione. Anche due persone dello stesso sesso che vogliono stare assieme hanno il diritto di avere un istituto giuridico che garantisca loro dei diritti e dei doveri”.
“C’è invece – ha proseguito – una questione per me ancora aperta che riguarda la possibilità di adozione per le coppie omosessuali. Prima di discutere di questo, credo, che in Italia bisognerà affrontare e rivedere l’attuale legge sulle adozioni”.
“Le istituzioni, lo Stato, non devono essere un nemico, ma un alleato”, ha concluso, incitando tutti a tornare a credere nella politica: “votate chi volete, come è giusto che sia, ma torniamo e tornate a credere nella politica”.