GROSSETO – Sono Pengpeng Wang, per gli under 29, e Andrea Amorusi, per gli over 30, i due vincitori del Premio Fiora 2019, il concorso di arte contemporanea voluto da AdF che questo anno ha come tema “Le forme dell’acqua”. Per loro, in premio, due mostre personali che saranno ospitate al Santa Maria della Scala di Siena nel mese di dicembre.
Il Premio Fiora 2019 ha il patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Grosseto, il patrocinio, il sostegno e la collaborazione di Comune di Grosseto e Comune di Siena.
La giuria di qualità era formata dal presidente Accademia di Belle arti di Firenze Carlo Sisi, dal presidente Museo Marino Marini di Firenze Patrizia Asproni, dal soprintendente Museo Stibbert di Firenze Enrico Colle, dalla storica dell’arte, studiosa, consulente museale, già direttrice della Galleria Uffizi di Firenze Annamaria Petrioli Tofani, dal presidente Fondazione Pastificio Cerere Flavio Misciattelli, dal giornalista del Corriere della Sera Stefano Bucci, dal giornalista, esperto di comunicazione culturale Salvatore La Spina, dalla storica dell’arte, curatrice indipendente Ilaria Magni e dalla storica dell’arte, curatrice indipendente, Alessandra Barberini.
Del comitato d’onore fanno invece parte il presidente di AdF Roberto Renai, l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari, il sindaco del Comune di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il vicesindaco del Comune di Grosseto Luca Agresti, il sindaco del Comune di Siena Luigi De Mossi, il consigliere delegato del Comune di Siena Francesco Mastromartino, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, la responsabile segreteria vicepresidenza Regione Toscana Cristiana Alfonsi, il consigliere regionale Leonardo Marras e il direttore dell’azienda agricola di Alberese Marco Locatelli.
Pengpeng Wang è nato nel 1991 a Heilongjiang, Cina. Si forma nel suo paese in design dell’Arte pubblica alla Beijing University of Chemical Technology, in grafica, design e mercato artistico presso Southern Taiwan University of Science and Technology e alla Taiwan National Cheng Kung University. Successivamente studia Arti visive e Nuovi linguaggi espressivi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e Lingua e cultura italiana alla Società Dante Alighieri di Firenze. Vanta numerose esperienze nel mondo dell’arte contemporanea, quali mostre personali e collettive, partecipazioni a concorsi e stage formativi.
Moon: cinque opere nelle quali Pengpeng Wang esprime le sue riflessioni sui misteri della luna. L’artista riflette sulle creazioni di Lucio Fontana e Kengiro Azuma, sul loro concetto di spazio, su quello che volevano dirci e che non abbiamo ancora capito. L’arte è una strada difficile e solitaria che molti pensano di percorrere facendo troppo rumore. Wang osserva da anni la luna perché sa che la sua compagnia silenziosa è stata ed è una presenza luminosa rassicurante, un riferimento poetico notturno. L’ha osservata, dipinta e fotografata perché voleva stare vicino a lei, in silenzio, esplorando dall’alto le sue argentee formazioni vivendola come un navigatore mai sazio. Eccoli, dunque, questi lavori, queste opere severe che ci parlano con eleganza delle forme della sua Luna, sognata tante volte e realizzata così come lui la desiderava: un pianeta monocromo argenteo capace con semplicità di stregare il nostro occhio.
Andrea Amorusi, classe 1986, è tornitore metalmeccanico di professione e fotografo per passione. Si forma al Foto Club di Montelupo Fiorentino, imparando da Paolo Fontani e Giuseppe Fumagalli. Partecipa a varie mostre fotografiche e concorre con le sue foto di paesaggi a due edizioni del concorso Trofeo Cupolone di Firenze. Nel 2018, insieme a Simone Giorli, dà vita al progetto Acquasculture, che lo porterà ad esporre al Galata Museo del Mare di Genova, a Palazzo Zenobio a Venezia e alla Villa Reale di Monza.
Acquasculture: scatti fotografici che immortalano le metamorfosi dell’acqua, lavorando con determinate luci, riflessi e movimenti ottenuti con una speciale apparecchiatura. Così nascono le sculture d’acqua composte dall’acqua stessa e dall’aria. Le immagini ottenute sono successivamente stampate su lastre in alluminio, che poi vengono incorniciate col legno creando un oggetto di design. Da sottolineare è la completa assenza di modellazione grafica con programmi di fotoritocco: infatti gli scatti rimangono in purezza così come possiamo vederli attraverso l’obiettivo della macchina fotografica.