GROSSETO – Torna il nostro appuntamento settimanale con #InstaPoll, i sondaggi che IlGiunco.net propone alla propria community per sapere come la pensa su alcune questioni di interesse generale. Il 21 ottobre 2019 sarà ricordato come il giorno della temperatura record per la città di Grosseto. Infatti, nel capoluogo maremmano, si sono registrati 28 gradi centigradi come temperatura massima. Le temperature continuano a rimanere alte ovunque, in tutta Italia, anche oggi, nonostante la pioggia. Per questo vi abbiamo chiesto se vi piace questo ottobre così caldo. Il 50,2% di voi ha risposto che no, l’autunno a queste temperature non è gradito.
Al di là che le temperature estive in autunno possano essere più o meno piacevoli, queste portano con sé alcuni fenomeni con cui tutti ci stiamo confrontando: il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici. Le alte temperature ottobrine non sono altro che la coda di un’estate iniziata in ritardo. Ma che sta succedendo?
«Stiamo registrando la persistenza anomala di anticicloni di origine subtropicale che contengono aria calda — spiega Marco Monai, meteorologo dell’Arpav, intervistato da Michela Nicolussi Moro per il Corriere della Sera —. Il risultato è che le temperature massime sono di 3-4 gradi superiori alla media del periodo, e le minime sforano di 5-6 gradi. Negli ultimi anni abbiamo visto che ottobre è il mese dell’anno più suscettibile agli estremi: o il clima è appunto particolarmente mite, con caratteristiche simili all’estate, oppure possono manifestarsi precipitazioni abbondanti fino alle alluvioni».
«Sono i cambiamenti climatici legati al surriscaldamento del pianeta che rendono le correnti di alta pressione più potenti e persistenti — continua Monai — . E sarà sempre di più così: l’effetto trascinamento dell’estate non si smorzerà più a fine settembre, come in passato, ma a novembre».
L’anomalia nelle temperature crea problemi anche ai principali settori economici della Maremma, a partire dal turismo. Infatti, in molte cittadine della costa, alcuni negozi e locali hanno concluso il loro lavoro stagionale a settembre, oltre tutto iniziandolo in un maggio poco produttivo, visto che l’estate, quest’anno, si è fatta attendere. Inoltre, cambiano le abitudini di consumo a tavola: le persone continuano a mangiare cibi estivi e a richiederli anche nei ristoranti, che sono costretti a rivisitare i menù autunnali. Per quanto riguarda i negozi di abbigliamento, la vendita della collezione autunno-inverno è ferma, dopo che la vendita di quella estiva è partita in ritardo rispetto agli anni passati.