MASSA MARITTIMA – La donazione del plasma è essenziale per salvare molte vite e la sua promozione è vitale per il sistema sanitario. Partendo da questa premessa più di 50 giovani toscani, ma anche provenienti da altre regioni, si sono ritrovati il 19 e 20 ottobre a Massa Marittima per il 7° Forum Avis Giovani Toscana “PLASmuoviamoci!”. L’obiettivo era aumentare la conoscenza e migliorare la promozione della donazione del plasma. “Un impegno quello dei giovani -ha ricordato il presidente di Avis Toscana Adelmo Agnolucci- che è fondamentale per il futuro del sistema. Il Forum Giovani ha messo a fuoco le sfide e gli strumenti più preziosi per rafforzare tale impegno e per renderlo sempre più condiviso e consapevole”.
Insieme ai giovani, e a sostenere il loro impegno, protagonisti e testimoni che hanno raccontato in modo semplice il complesso sistema plasma e quello che permette di generare.
“Il sistema di raccolta -ha spiegato la direttrice del centro regionale sangue della Toscana Simona Carli- favorisce un dono importantissimo, lavorando ai massimi livelli di sicurezza e produttività tutto il prodotto donato. Si ottengono dieci farmaci con la lavorazione del plasma, alcuni veri e propri salvavita. Il sistema è organizzato ad altissimi livelli di sicurezza e qualità, ma tutto questo non esisterebbe senza donatori e l’aumento della domanda di plasma sarà sempre crescente”. Un sistema complesso con molte sfide future.
Le ha raccontate ai giovani di Avis il direttore del Centro Regionale Sangue dell’Abruzzo Pasquale Colamartino che svolge anche il ruolo di responsabile scientifico del Centro Studi di Avis Nazionale. La prima di queste è l’aumento a livello nazionale e internazionale della domanda di plasma da destinare al frazionamento. Colamartino ha illustrato i trend e gli obiettivi entro il 2020 del Programma Nazionale Plasma e Medicinali Plasmaderivati con i livelli di autosufficienza che ogni regione italiana dovrebbe garantire.
Al centro del sistema ci sono i pazienti che possono vivere solo grazie al gesto originario di donazione del plasma. Di forte impatto è stata la testimonianza di Alessandro Segato che è anche presidente dell’Associazione Immunodeficienze Primitive. “Vorrei -ha detto Segato- che usciste da questo incontro con la consapevolezza che state facendo una cosa grande. Non stancatevi mai di essere persone speciali. Senza queste cose un paziente come me si debilita e alla fine non può vivere. Invece si fa una vita normale e si capisce il senso profondo del dono”.
Speciale è il donatore dal punto di vista del paziente, “ma -ha ricordato il presidente nazionale di Avis Gianpietro Briola che ha motivato i ragazzi riuniti a Massa Marittima- è fondamentale che il donatore si senta sempre una persona normale, aldilà della gratificazione personale che si può avere donando, è fondamentale una gratificazione sociale e comunitaria. È questo -ha aggiunto Briola- che porta ad avere sempre la gioia di sorridere dopo aver donato. Sono i valori fondanti per un’associazione che è riuscita ad arrivare a un 1 milione e 300 mila donatori che sono periodici e che donano sangue e plasma”.
Per raccontare e promuovere in modo sempre più efficace la donazione del plasma, i giovani di Avis hanno lavorato insieme allo scrittore e storyteller Maurizio Matrone, elaborando una serie di video girati dai giovani che verranno utilizzati per promuovere la donazione in quattro situazioni diverse: negli eventi di piazza, fra le minoranze, nelle scuole e fra chi è già donatore.