FOLLONICA – Avete presente il momento dello scrittore emozionato che deve trovare le parole giuste che sintetizzino il suo stato d’animo e siano allo stesso tempo di grande effetto? Quando il follonichese Matteo Casuccio (nella foto), al ritorno di un viaggio in moto, cercava di riassumere i suoi sentimenti, ha scelto questa frase: Life is out there, la vita è là fuori. Uno slogan personale da cui nasce l’omonimo gruppo Facebook che in una settimana ha raccolto oltre mille iscritti. Nato come un blog personale per raccontare le avventure di Matteo in giro per il mondo con la sua moto, il gruppo ormai è diventato un fotoalbum virtuale in cui tutta la Maremma racconta il mondo con i propri occhi. E a scorrere le immagini viene quasi voglia di partire per scoprire il mondo ma anche se stessi.
«Sono sorpreso anche io di tutte queste adesioni – ammette Matteo – ma in qualche modo condensa l’idea di base che avevo; viviamo in un momento in cui tante persone si sentono costrette da varie situazioni, molto spesso autocostruite, che poi è anche un po’ la mia storia».
La vita di Matteo, infatti, così come la sua visione del mondo, è radicalmente cambiata quando il destino l’ha portato a partecipare alla Dakar nel 2015. Cravatta e camicia dell’ex manager aziendale ormai si trovano appesi in fondo al suo armadio e hanno lasciato lo spazio ad attrezzature outdoor di ogni tipo. Dalle sue esperienze è nato il gruppo Facebook “Life is out there” (www.facebook.com/groups/493353824554366/), in cui gli utenti possono pubblicare le proprie foto accompagnate da brevi frasi descrittive con l’hashtag #lifeistoutthere.
Si è creato così, un’oasi virtuale che raccoglie esperienze e ricordi, un mix variopinto di immagini ed esperienze intorno a tutto il globo, dalle montagne al mondo subacqueo ma anche dai figli agli animali, dalle grandi imprese alla vita quotidiana. Ognuna con un messaggio speciale. E curiosando tra le immagini si percepisce un messaggio tanto chiaro quanto condiviso, un messaggio che ispira; la vita è là fuori ed è bella; «Fuori dalle nostre case, dalla nostra città, dalla nostra nazione, ma anche fuori dai nostri pregiudizi, dalle nostre convinzioni, dalle nostre paure, dalle nostre sicurezze e fuori dal nostro ego».