GROSSETO – “In riferimento agli articoli apparsi a mezzo stampa a firma del sindacato sul presunto taglio di personale, l’Asl Toscana sud est intende precisare quanto segue, trattandosi di dichiarazioni che non sono assolutamente corrispondenti al vero”. Lo scrive, in una nota, la Asl Toscana sud est.
“Nessun taglio degli infermieri è in atto – prosegue -. Anche nel mese di settembre sono state garantite le dotazioni di personale necessarie per l’erogazione dei servizi ai cittadini. A settembre, infatti, l’Azienda ha proceduto alla revisione dei fabbisogni nei diversi ambiti ed ha confermato contratti di somministrazione lavoro coerenti con le necessità emerse. Di pari passo continuano le procedure di assunzione dalle graduatorie a oggi disponibili, che tra luglio e settembre hanno prodotto ingressi pari a 100 unità. Durante le prossime settimane saranno incrementate con altre circa 40 unità per le quali sono in via di perfezionamento le procedure di reclutamento”.
“Il fabbisogno è stato proposto dai Dipartimenti delle professioni sanitarie (infermieristico e tecnico-sanitario) e deliberato dalla direzione aziendale – si legge ancora nella nota -. Il reclutamento di nuovo personale è, dunque, in corso coerentemente con le esigenze organizzative. In alcuni casi, ad esempio per gli infermieri, non ci sono ancora graduatorie concorsuali valide. E’ stato, pertanto, necessario assumere infermieri professionali interinali. Quando nei prossimi mesi si avrà la graduatoria saranno assunti a loro posto infermieri a tempo indeterminato. Nel mese di settembre il fabbisogno è inferiore rispetto al mese di agosto, essendo al termine il periodo di ferie, che ovviamente devono essere garantite e coperte da altro personale. L’Azienda sta procedendo ad ulteriori assunzioni per potenziare ulteriormente i livelli di qualità, sia di infermieri tecnici ed OSS. Spiace, quindi, che in un sistema aziendale di relazioni sindacali caratterizzato da continui e costruttivi incontri, alcune sigle non pongano le loro osservazioni ai tavoli di confronto previsti dalle disposizioni vigenti, ma preferiscano rilasciare interviste agli organi di informazione non del tutto rispondenti alla realtà dei fatti e dei numeri”.
“Preme, infine, sottolineare che il tetto delle ore in straordinario e attività aggiuntiva non sono una mera invenzione aziendale, ma derivano da atti che regolano il rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti. La programmazione del monte ore straordinario per l’anno 2019 vede una netta contrazione del fabbisogno rispetto all’anno precedente anche in virtù delle procedure di assunzione sopra citate. Non si comprende – conclude la Asl -, quindi, il richiamo relativo alle “ore trascorse in servizio dai dipendenti a vario titolo senza la possibilità di dichiaralo” dal momento che l’Azienda prevede l’obbligo di rilevamento orario all’interno del quale lo straordinario autorizzato può essere timbrato con specifica causale e cosi automaticamente rilevato”.