MASSA MARITTIMA – Per le Notte dell’Archeologia 2012 il Museo Archeologico di Massa Marittima si apre al territorio circostante proponendo, per un’esposizione temporanea, l’industria litica proveniente da un giacimento di superficie scoperto nel 1972 a Gavorrano, lungo la via Aurelia, e studiato da Attilio Galiberti dell’Università degli Studi di Siena, riferibile alla fase più antica dell’Epigravettiano.
Ad aprire idealmente questa mostra sarà una conferenza in programma venerdì 27 luglio (ore 21.15 al Museo Archeologico) proprio di Galiberti dedicata al suo lavoro di ricerca sul campo in questo angolo di Toscana. Introdurrà la dott.ssa Bianca Maria Aranguren (Soprintendenza Archeologica della Toscana).
La mostra proseguirà fino a luglio 2013 e sarà visitabile durante gli orari di apertura del museo.
Lo scopo dell’esposizione e della conferenza è quello di illustrare in maniera più completa l’archeologia del nostro territorio, travalicando gli stretti confini comunali, per realizzare una ricostruzione storica maggiormente organica e completa arricchendo così la già considerevole offerta culturale del Museo di Massa Marittima.
In mostra ci saranno alcuni strumenti a testimonianza dell’industria litica epigravettiana. Ci saranno anche e soprattutto alcuni oggetti d’arte rinvenuti nello stesso sito: pendagli incisi in steatite di eccezionale fattura, che costituiranno il punto di forza dell’esposizione. I reperti saranno esposti in una vetrina con ampio apparato didascalico, alcuni pannelli illustreranno il ritrovamento e lo inquadreranno nell’ambito cronologico-culturale del Paleolitico Superiore.
In particolare la mostra costituirà l’occasione per una discussione approfondita sull’attribuzione all’Epigravettiano anche dei pendagli di steatite, la cui produzione è solitamente riferita ad età neolitica, attraverso varie conferenze di studiosi, la prima delle quali è proprio quella della giornata inaugurale tenuta da Galiberti.