GROSSETO – Sulla questione dei pini di viale Mascagni doppio intervento di Wwf e Italia Nostra.
“La scelta di eliminare i pini dalla città è stata presa diversi anni fa e non si è spostata con la presente amministrazione, nemmeno dopo il recente referendum online che ha visto la contrarietà al taglio del 65% circa di chi ha risposto. Più che frutto di una politica lo è delle valutazioni “tecniche”. E i tecnici sono sempre gli stessi, da anni – scrive il Wwf – In via Mascagni si è scelto sostanzialmente con l’intento di limitare le spese di manutenzione stradale e di ovviare a disagi nella circolazione, dovuti all’emergere di radici, forse sottovalutando alternative al taglio, che sono state di recente suggerite da esperti. Illuminanti i concetti e le parole di Morelli, un’altra ottica, una profonda conoscenza delle piante, considerate nella loro architettura e biologia”.
“La convivenza con i grandi alberi in città è possibile – insiste il Wwf – ma vanno rispettate alcune esigenze delle piante, non solo le nostre! Una progettazione a lungo termine è quello che serve. Eliminare le grandi alberature storiche è frutto di una valutazione forse finanziaria, non certo economica, perché in economia si deve tenere in conto ogni valore e spesa. Quanto valgono l’ombra e riduzione delle temperature estive, la fornitura di ossigeno, lo stoccaggio della co2, l’assorbimento delle pericolose polveri sottili, il benessere psicofisico, la bellezza, la biodiversità? Quanto valgono la storia e l’architettura tradizionale di una città e del paesaggio maremmano? Questo è ciò che i cittadini attenti vedono e che influenzerà non tanto noi, quanto il futuro delle giovani generazioni. Se veramente ci preoccupiamo del riscaldamento globale, del dissesto idrogeologico, della drastica perdita di biodiversità, perché non scegliere con forza città più verdi e salutari, alberi e non fuscelli, boschi non dimezzati e disfunzionali, ma integri e imponenti, che si preservino gli habitat senza semplificarli, che i fiumi non siano ridotti a canali di scolo?”.
“Alla fine la giunta comunale di Grosseto getta la maschera, e mostra il suo vero volto – attacca Italia Nostra – Un volto autoritario, ma retrivo, insensibile a quello che chiedono i cittadini e i cambiamenti climatici in corso, che i migliori tecnici confermano. Un sostanziale “me ne frego”. I pini di viale Mascagni saranno abbattuti perché, dice, i nostri ragazzi rischiano grosso. Una strumentalizzazione veramente squallida degli affetti filiali, messi slealmente sul tavolo per giustificare, invece, un vero e proprio furto al futuro dei nostri figli. Siamo veramente allibiti di fronte ad un miscuglio così potente di arroganza e ignoranza che assai spesso vanno a braccetto, e che conferma lo scarso livello culturale generale nonché di conoscenze specifiche, cui è scesa questa illustre istituzione, il Comune, un tempo nata per tutelare, appunto, il bene comune”.
“L’intenzione di stilare un piano del verde e di impiantare un albero per ogni nato – insiste l’associazione – non fanno altro che confessare una colpevole inadempienza imposta da una legge del 2013. D’altra parte non ci sorprende più di tanto; le scelte urbanistiche di questa amministrazione sono state, fin dall’inizio, del tutto improntate al grigio del cemento, piuttosto che al verde delle piante. La decisione è stata presa d’autorità, contro una perizia di un notissimo tecnico, e contro la volontà popolare di un sondaggio che, seppur su Facebook, ha espresso, con una discreta dignità statistica, l’opinione di un campione rappresentativo di cittadini che hanno comunque a cuore la città. Questa associazione vuole esprimere la propria condanna e il proprio sdegno, e guarda con simpatia alle altre città toscane, dove i cittadini hanno iniziato ad incatenarsi agli alberi, come gesto estremo e non violento, per rivendicare il diritto di godere di benessere e salute, nonché della sostenibilità che le piante offrono”.