GROSSETO ā Eā stato riattivato, dopo un periodo di sospensione, il progetto che vede protagonisti la Asl Toscana sud est, la direzione della casa circondariale di Grosseto e le associazioni Club alcologici territoriali (Acat) Grosseto Green e Grosseto Nord, a sostegno della salute dei detenuti con problemi alcol-correlati. Il progetto, nato nel 2015, ĆØ stato strutturato come rete di ascolto e di assistenza per i detenuti con lāobiettivo di aiutarli nella gestione dei problemi relativi allāuso di alcol e fornire loro gli strumenti per mantenere lāequilibrio raggiunto anche nella fase post carcere.
Il programma di recupero prevede lāorganizzazione di un club alcologico allāinterno della struttura di via Saffi, a cui i detenuti possono aderire per partecipare a incontri periodici con gli operatori. Gli incontri sono condotti da un āservitore-insegnateā, volontario esperto dellāAcat, insieme alla collaborazione dei professionisti del Serd e degli educatori della Casa Circondariale.
Nel programma i detenuti sono seguiti dai professionisti dellāUnitĆ Funzionale Dipendenze Area grossetana (Serd), diretta dal dottor Fabio Falorni. In particolare, il coordinamento Ć© affidato alla psicologa Paola Bovo, responsabile del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Alcol della Asl, che insieme ad altri operatori sanitari e allāassistente sociale si dedicano alla realizzazione del progetto, partendo dalla prima fase di valutazione dei problemi legati allāabuso di alcool, avviata su richiesta del detenuto stesso o su segnalazione di sanitari o educatori che lavorano direttamente nella struttura.
āLe nostre azioni sono orientate a riconoscere subito i detenuti che manifestano problemi da alcol ā spiegano gli operatori Asl ā attraverso lāincremento dellāattenzione di chi sta costantemente a contatto con loro. Nel percorso che facciamo insieme, cerchiamo di affinare sempre di piĆ¹ gli strumenti di lavoro per la soluzione dei problemi legati agli alcolici, offrendo loro una rete di supporto al cambiamento e a nuovi stili di vita senza il consumo di bevande alcolicheā.
āChi ha problemi alcol-correlati si trova in una situazione di difficoltĆ fisica e psicologica. ā spiega Falorni ā Riuscire a uscire da queste criticitĆ necessitĆ molto impegno e ancora di piĆ¹ in situazioni particolari come la detenzione. Per questo il progetto si pone il duplice obiettivo di aiutare queste persone a smettere con lāuso di alcol, sensibilizzandole anche a corretti stili di vita in generale, e quello di rappresentare un ponte che li prepara gradualmente e li accompagna verso il rientro nella comunitĆ , in linea con il principio di continuitĆ della presa in cura del pazienteā.