GROSSETO – “Capisco l’imbarazzo del sindaco Benini di fronte alle scelte della Regione, ma non può negare che il Pd cui lui appartiene, pur avendo incentrato su di sé la campagna elettorale evitandone il simbolo, sia lo stesso che sta facendo ripartire l’iter per l’inceneritore”. Così il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi replica al primo cittadino di Follonica che lo aveva attaccato dopo la presa di posizione del Carroccio sull’impianto di Scarlino Energia.
“Capisco che Benini non abbia una personalità talmente spiccata da essere responsabile delle scelte regionali – afferma Ulmi – ma vuole negare di non appartenere allo stesso partito che da 50 anni, con nomi diversi, amministra la Regione e che da oltre 70 amministra Follonica? E vuole negare che queste scelte hanno portato a delle vere e proprie nefandezze che sono sotto agli occhi di tutti e di cui paghiamo oggi le conseguenze?”.
“Le mie affermazioni – sostiene Ulmi – si basano su dei dati di fatto e non sono sterili polemiche come quelle del primo cittadino, evidentemente inerme di fronte a scelte calate dall’alto da persone cui lui, per dovere di appartenenza, è costretto poi a fare campagna elettorale a favore”.
“Noi diciamo con forza no all’inceneritore realizzato su un vecchio impianto – aggiunge ancora il segretario -. Valuteremo con i tecnici e gli esperti la soluzione per quel 15 per cento di rifiuti che, anche in un’economia circolare ed una differenziata spinta sono ineludibilmente da smaltire. Di esempi virtuosi ce ne sono, basta solamente seguirli”.
Ulmi conclude il suo intervento con una riflessione tutta politica. “Mi fa piacere – prosegue nel ragionamento – che Benini si preoccupi dei voti raccolti dalla Lega a Follonica, anche della differenza di quelli che il partito ha ottenuto alle amministrative ed alle Europee. Se però lui sostiene che tra le prime e le seconde si siano dimezzati, io potrei invece affermare, dandone una lettura inversa, che sono raddoppiati. Questo per dire che quella di Benini è una semplice speculazione verbale. Non è che forse il ricorso al Tar presentato dal centrodestra contro la sua elezione lo renda nervoso?”.
Sulla vicenda interviene anche i due consiglieri della Lega di Follonica, Roberto Azzi, referente del partito, e Daniele Pizzichi che già sedeva in consiglio nella passata legislatura. “La risposta scomposta di Benini – afferma Azzi – è la dimostrazione evidente del malgoverno del Pd sul territorio. Un malgoverno che parte dalle piccole cose per giungere a quelle più grandi, come l’inceneritore. Noi diciamo basta alle prese di giro: che il Pd ci dica chiaramente che nelle sue alte sfere è favorevole all’impianto e che lo vuole realizzare. Vedremo se Benini che di fronte ad un’imposizione sull’inceneritore ha sempre minacciato le dimissioni, le presenterà o a queste preferirà la poltrona”. Pizzichi attacca invece sulla diatriba tra Benini e Ulmi.
“L’attacco del sindaco al segretario provinciale sulla sua conoscenza del territorio – affermano i consiglieri – è pretestuosa e poco rispettosa di un partito che da anni qui si impegna e che ha registrato una notevole crescita in termini di voti e di percentuali dalle precedenti amministrative ad oggi, portando in consiglio due propri rappresentanti. Noi siamo attenti a quello che viene e non viene realizzato, ma soprattutto siamo coerenti nelle nostre posizioni. Quella coerenza che evidentemente non sta di casa nel Pd, come è ben testimoniato dalla vicenda dell’inceneritore, basti pensare al capogruppo in Regione Marras che per ben due volte, da presidente della Provincia ha dato il via all’inceneritore, ed oggi si prodiga nella battaglia no”.