CAPALBIO – «È bastato un mese… solamente 30 giorni per far emergere quello che veramente è il sindaco Bianciardi. Quello che è successo durante la riunione organizzata per la questione della riorganizzazione scolastica ha rappresentato uno dei punti più bassi della storia del nostro comune. Capalbio non merita questo, Capalbio non è questo» a dirlo Marco Donati e Alessio Teodoli del gruppo consiliare Vivere Capalbio.
«In prima istanza ci preme esprimere vicinanza e sostegno alle mamme che hanno subito questa situazione ma hanno avuto il coraggio di denunciare pubblicamente il comportamento deprecabile del primo cittadino. Riteniamo importante discutere e affrontare il tema della riorganizzazione necessaria ma non in questi termini totalitaristici e per quanto ci riguarda neppure in questo modo poco chiaro e poco supportato da considerazioni oggettive e non soggettive del sindaco – prosegue la nota -. Per quello che ci riguarda ci rendiamo disponibili ad un confronto serio con l’amministrazione comunale e i nostri cittadini per trovare una soluzione condivisa che possa trovare le migliori condizioni possibili per coniugare le esigenze del comune e quelle delle famiglie capalbiesi».
«Speriamo che Bianciardi e la sua giunta si ravveda e chieda scusa e soprattutto speriamo che non tiri fuori dal cilindro altre invenzioni o qualche altra figuretta – conclude -. Lo spirito di comunità annunciato in pompa magna in campagna elettorale dal sindaco è già finito e ed è stato proprio lui a decretarne la fine prima ancora dell’inizio».