GROSSETO – A tre anni dall’inizio del mandato il vicepresidente Marco Sabatini fa il punto della situazione sugli impianti autorizzati dalla Provincia nel nostro territorio: 79 in totale tra fotovoltaico, idroelettrici, biogas e biomasse.
“Si sta diffondendo sempre di più una nuova sensibilità ambientale e una maggiore consapevolezza delle opportunità e delle potenzialità che la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta per il territorio – spiega Marco Sabatini (nella foto in basso) – e lo dimostra non solo il crescente numero d’imprese che decide di investire nelle rinnovabili, ma anche il fatto che questi impianti sono realizzati in modo da integrarsi perfettamente con il territorio”.
Il numero di impianti realizzati è cresciuto negli anni e si è arrivati ad avere (dati aggiornati al luglio 2012): 65 centrali fotovoltaiche, di cui 6 installate nel primo semestre del 2012, per una produzione totale di 42.314.58 kilowatt; 13 impianti a biogas e biomasse, di cui 6 installati quest’anno, che producono 13mila kilowatt e una centrale idroelettrica. Hanno complessivamente un potenziale produttivo di quasi 60 megawatt pari al fabbisogno di oltre 18mila famiglie.
“La Provincia – prosegue il vicepresidente – ha accompagnato e favorito questa spinta verso le rinnovabili agendo su due fronti: da un lato valutando con estremo rigore e attenzione la compatibilità paesaggistica e ambientale di ogni singola proposta di localizzazione per tutte le tipologie di impianto, dall’altro favorendo il massimo coordinamento con tutti i Comuni per adeguare gli strumenti urbanistici e accelerare le procedure di autorizzazione in modo da garantire tempi certi a chi vuole investire in questo settore. Siamo convinti della bontà delle nostre scelte, anche confrontando la nostra realtà con altre che non sono riuscite a coniugare, con lo stesso successo, sviluppo energetico alternativo e tutela del paesaggio”.
“Credo sia importante evidenziare – conclude Marco Sabatini – come l’utilizzo delle energie rinnovabili nel nostro territorio sia cresciuto notevolmente nonostante le scelte miopi e ingiustificabili degli ultimi due governi, chiaramente mirate ad affermare la supremazia delle fonti non rinnovabili come il petrolio. La drastica riduzione degli incentivi, sta decretando, di fatto, la fine dello sviluppo delle rinnovabili. Una scelta che avrà effetti ambientali ed economici e che colpisce violentemente uno dei pochi settori economici vitali e l’industria più fiorente del mercato italiano e regionale”.