GROSSETO – Investimenti su infrastrutture e reti per una media di 63 euro annui ad abitante residente, più di 4.200 prelievi e di 117.200 analisi all’anno per un totale di circa 321 parametri analizzati al giorno per erogare un’acqua buona, salubre e sicura, che costituisce la scelta migliore anche per gli sportivi. Questo il tema al centro del convegno “Acqua e sport: un binomio vincente”, organizzato da Acquedotto del Fiora con il patrocinio di CONI Toscana, che si è tenuto questa mattina (28 maggio) nella sala Azzurra dell’hotel Granduca a Grosseto.
Esperti del settore, medici, rappresentanti di associazioni sportive e atleti hanno discusso dell’importanza di una corretta idratazione nella pratica sportiva e di come sia apportabile con l’acqua del rubinetto: una scelta sicura, salutare, economica e che fa bene all’ambiente.
Dopo il saluto dell’assessore allo Sport del Comune di Grosseto Fabrizio Rossi, ha preso la parola l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari: “Lavorare per il territorio a cui AdF appartiene non significa solo occuparsi di migliorare le infrastrutture e offrire un servizio sempre più competitivo e all’avanguardia. Come azienda abbiamo a cuore il benessere degli abitanti e dell’ambiente in cui operiamo, un benessere che possiamo far crescere organizzando occasioni di confronto con cittadini, istituzioni, enti e associazioni, in un’ottica di collaborazione e sinergia, per promuovere e valorizzare un insieme di buone pratiche che renda sempre migliore la realtà in cui viviamo”.
Sono poi seguiti gli interventi di Daniele Giannini, delegato provinciale del CONI Grosseto, e di Maurizio Zaccherotti vicepresidente comitato territoriale Uisp Grosseto. È stata quindi la volta di Roberta Coppini, controlli analitici AdF, la quale ha spiegato come l’acqua erogata dal gestore sia sottoposta a numerosi controlli: nel 2018 sono stati effettuati oltre 4.200 prelievi e svolte più di 117.200 analisi, per un totale di circa 321 parametri analizzati al giorno. Una risorsa sicura e salubre, frutto degli importanti investimenti su infrastrutture e reti portati avanti da AdF, i quali nel 2018 sono stati di oltre 25,7 milioni, con una media di 63 euro per abitante residente. È inoltre una scelta che fa bene all’ambiente, poiché permette di ridurre i rifiuti plastici e le emissioni di gas serra dovute al loro smaltimento. Il convegno è proseguito con l’intervento di Franco Simoni, medico dello sport, e con una tavola rotonda tra gli atleti Elisabetta Artuso, campionessa italiana atletica leggera 800 metri, Massimo Mariotti, allenatore della nazionale italiana hockey e del CP Grosseto e Alessandro Bossini, ex nuotatore e triatleta: tre eccellenze dello sport maremmano, che hanno parlato delle diverse sfaccettature del loro rapporto con l’acqua.
A concludere l’iniziativa il presidente di AdF Emilio Landi: “Abbiamo organizzato questo momento di riflessione per evidenziare ulteriormente che bere l’acqua del rubinetto è la scelta migliore da fare sia per la nostra salute che per quella del pianeta. Nella vita di ogni giorno, nella pratica sportiva amatoriale o professionistica, la risorsa idrica è di vitale importanza: scegliere quella erogata dal gestore ci permette di compiere un gesto piccolo ma importante nell’ottica della tutela e della sostenibilità ambientale, come suggerito dall’obiettivo n.12 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che invita al consumo responsabile delle risorse”.