FOLLONICA – «Costi delle bollette sempre più alti e tra questi quello della Tari è totalmente fuori logica: da anni a Follonica si parla di raccolta differenziata ed è uno dei comuni più virtuosi» a dirlo Dario Bibbiani, candidato del Pci nella città del Golfo in vista delle prossime amministrative.
«Il problema – chiarisce Bibbiani – è il costo elevatissimo che non è proporzionato all’impegno dei cittadini nel differenziare i rifiuti. La tassa dovrebbe prevedere, lo diciamo da oltre 20 anni, un premio economico, uno sconto rispetto della bolletta rispetto e verso quei Comuni che non investono in raccolta differenziata e verso quei cittadini che non fanno raccolta differenziata. Costi così alti di acqua, luce, gas e rifiuti che non sono più sostenibile. Così come parlare ancora di inceneritore con la Regione Toscana a guida Pd, che sta verificando la possibilità di autorizzare a bruciare dopo l’ennesima sentenza che dice no all’apertura dell’inceneritore perché pericoloso. Strano questo Pd, che da una parte vuole l’inceneritore e rilascia autorizzazioni come ai tempi dell’ex Presidente della Provincia Leonardo Marras, per poi rivedere le proprie dichiarazioni all’avvicinarsi della tornata elettorale, sostenendo che l’impianto è vecchio. Chiediamo a Marras ma quando mai l’impianto è stato nuovo visto che bruciava la pirite?»
«Infine – aggiunge il candidato – dato che il Presidente della Regione Rossi Pd ha tentato di riaprire l’impianto, perché non viene verificato attraverso una commissione di inchiesta come sia stato possibile ridare le autorizzazioni per la riapertura dell’inceneritore di Scarlino, per fortuna poi rigettate e negate dal giudice. Infine, se non ci fosse stato un ricorso quell’impianto avrebbe bruciato e inquinato. Noi chiediamo una verifica delle responsabilità, partendo dal Presidente Rossi. Quell’impianto è stato chiuso non per vizi di forma amministrativi come qualcuno sostiene, bensì per emissioni di diossina, idrocarburi e policiclici aromatici. Il tribunale scrive che le autorizzazioni da parte prima della Provincia (Presidenza Marras), poi della Regione Toscana, erano e sono superficiali per la mancanza di una seria e vera indagine epidemiologica sull’ambiente, animali e essere umani, data l’emissione di diossine, così come manca una specifica istruttoria degli inquinanti, oltre alla verifica che l’impianto non è idoneo a bruciare. Si sono esposti i cittadini a rischi per la salute e per gli stessi lavoratori».
«Si fanno presenti – dice ancora Bibbiani – dati preoccupanti come nascite premature, aumento di tumori alla vescica del 36% per gli uomini e del 117% per le donne, linfomi. Questa è la realtà e non si può barattare un lavoro con la salute. Gravi e grandi sono le responsabilità del PD a livello provinciale e regionale. È urgente un vero piano industriale ed economico per il recupero dei rifiuti per abbassare i costi della Tari e dare occupazione attraverso una nuova vita del rifiuto. Su acqua insistiamo perchè si torni ad una gestione diretta del pubblico eliminando tutte le gabelle presenti in bolletta e una ripartizione diversa per consumi e costi. Stesso discorso con l’energia elettrica, con un investimento del Comune a copertura di tutti gli edifici pubblici e privati con pannelli solari per il recupero energetico. Anche questo permetterebbe alle singole famiglie di non dover più pagare bollette allucinanti con costi fissi più alti rispetto ai consumi».
«Con una crisi così profonda del mondo del lavoro, con gravi responsabilità del PD e di Renzi, ci domandiamo quanto si possa ancora chiedere ai lavoratori e alle famiglie costi di bollette così alte.
Anche per questi motivi chiediamo un voto al Pci per tornare ad una gestione diretta, pubblica delle utenze con la eliminazione di costi fissi con in bolletta solo i reali consumi».