FOLLONICA – L’associazione ristoratori ha incontrato i candidati a sindaco in un confronto pubblico per parlare di Tari, acqua, destagionalizzazione, sicurezza.
«I candidati – affermano Roberto Conti, l’organizzatore del dibattito – hanno risposto a tutte le domande che l’associazione aveva preparato, ma vorremmo avere delle risposte scritte, prima delle elezioni, da ognuno di essi». «TARI: apprendendo dalla stampa di un aumento di 500 mila euro sulla Tari, chiediamo una sensibile riduzione nelle tariffe attuali (precedenti a questo paventato aumento). Una revisione della tariffa per le attività stagionali, secondo il principio “chi più produce più paga, ma soprattutto chi meno produce meno paga.”. Maggiori passaggi della nettezza urbana nel fine settimana, in particolar modo nella stagione estiva, per il ritiro di organico e multimateriale. Chiediamo infine la creazione di tre isole ecologiche a nord, a sud e al centro della città, al servizio non solo delle attività commerciali ma anche del flusso turistico estivo».
«ACQUEDOTTO DEL FIORA: le nostre tariffe sono elevatissime, soprattutto paragonandolo alla qualità dell’acqua, che è scadentissima dal ponte della Gora fino al sud della città (Senzuno, Cassarello, Salciaina). EVENTI: Al fine di dare un servizio ai turisti che coinvolga tutta la città, chiediamo maggiore coinvolgimento nell’organizzazione degli eventi dei quartieri periferici della cittadina, poiché è incontestabile come gran parte degli eventi organizzati nel Comune di Follonica vengano pensati per il solo centro cittadino. È inoltre importantissimo per il turismo creare una rete WI FI pubblica che copra tutto il territorio comunale».
«PARCHEGGI e VIABILITA’: Capiamo la grande difficoltà nel reperire parcheggi, ma è indispensabile trovare soluzioni a questo annoso problema – proseguono i ristoratori -. Individuare delle aree dove possano sostare centinaia di macchine, per questo chiediamo le idee ed i progetti in merito da parte di ogni candidato. Inoltre è anni che aspettiamo soluzioni per la viabilità, ed è altrettanto vero che sono anni che subiamo il piano del traffico creato dall’allora sindaco Bonifazi, che ad oggi crea moltissime problematiche. Siamo dunque interessati a sentire, anche in questo caso, le idee e i progetti dei candidati».
«DESTAGIONALIZZAZIONE: Idee di ogni candidato per destagionalizzare realmente il turismo locale, ma soprattutto su come rivitalizzarlo. SICUREZZA: La sicurezza è divenuta in questi anni un tema importante non solo a livello nazionale, ma anche locale. Per questo chiediamo le modalità per rendere maggiormente sicure zone come parchi, pinete, le zone periferiche della città, ma anche centralissime (come la stazione ferroviaria). MIASMI: Risoluzione delle problematiche inerenti ai miasmi della Gora e del depuratore, e possibili idee di coinvolgimento del Comune di Scarlino, per risolvere la medesima problematica miasmi, ma collegata alla zona industriale del Casone di Scarlino».
«REGOLAMENTO URBANISTICO: il regolamento urbanistico del comune di Follonica deroga al Codice civile in fatto di distanze minime tra fabbricati. Mentre la normativa nazionale prevede una distanza minima non minore di tre metri, il Comune di Follonica ne prevede cinque di metri, e, in caso di nuova costruzione, la necessità del permesso da parte del vicino confinante alla richiesta di aderenza con l’edificio costruito precedentemente sul confine. La nostra richiesta dunque è di non derogare alla normativa nazionale, e quindi di restare sui tre metri di distanza, e togliere la necessità di assenso da parte del vicino in caso di volontà di aderenza. Per la nostra categoria ciò permetterebbe aumenti di volumetrie, di conseguenza aumenti di posti a sedere e la possibilità dunque di arrivare con meno difficoltà a fine mese. Altro laccio che blocca la possibilità di investimenti da parte della nostra categoria è la permeabilità. Ritenendo che in materia di attività commerciali la norma dovrebbe essere molto più elastica, poiché se riferita esclusivamente alle attività commerciali, una sua deroga inciderebbe in maniera marginale se non quasi nulla in proporzione al totale del patrimonio edilizio».
«CONCORRENZA SLEALE: Circoli privati che in realtà sono ristoranti a tutti gli effetti, licenze ambulanti, parrocchie, associazioni sportive, godono di un trattamento fiscale molto favorevole, ma molto spesso ci accorgiamo di come essi, seppure avendo grandi vantaggi, violino la normativa a danno della nostra categoria – continua -. Non sempre ci sono solo gli associati a mangiare, e questo dimostra come alcune siano false associazioni che hanno in realtà il fine ultimo di creare ricchezza ad alcune persone od all’associazione in generale, a svantaggio di chi non gode di quei trattamenti di favore in materia fiscale. Le piccole imprese come le nostre sono la spina dorsale della nazione, ed il cuore pulsante della città».