SCARLINO – «Pian d’Alma: rivedere le convenzioni per illegittimità dell’articolo 4. La demagogia elettorale avrebbe le gambe corte, la soluzione può essere solo per via tecnica. Chiediamo alla Giunta di Scarlino una delibera d’indirizzo» a dirlo il candidato Emilio Bonifazi, dopo l’incontro avvenuto venerdì sera, con i residenti.
«Insieme al capolista Bonifazi – fa sapere il comitato elettorale – c’erano anche i candidati consiglieri della lista “Bonifazi sindaco per Scarlino”. Nel corso della discussione è emerso il tema dell’insoddisfazione degli assegnatari dei poderi del complesso agricolo regionale delle “Bandite di Scarlino” per le condizioni previste della convenzione recentemente rinnovata».
«Gli assegnatari – chiarisce il candidato sindaco – lamentano condizioni economiche troppo onerose della convenzione per l’utilizzo di beni e terreni di proprietà del complesso agricolo e forestale e regionale delle Bandite di Scarlino. Devo dire che qualche ragione ce l’hanno, ma che essendo terreni e immobili di proprietà pubblica utilizzati da privati, sarebbe demagogico promettere interventi o pressioni di natura politica. Analizzando la questione ho individuato una strada per arrivare alla revisione dei canoni demaniali per via tecnica, che proporremo alla giunta comunale di Scarlino di adottare con una delibera d’indirizzo».
«L’articolo 4 della convenzione che è stata fatta sottoscrivere agli assegnatari – spiega ancora il candidato – prevede che essi stessi asseverino che “terreni e manufatti sono privi di vizi e pienamente idonei alla gestione agricola e agli scopi che intende realizzare”, ma questa è a nostro parere una clausola illegittima perché tale asseverazione dev’essere a carico del concedente e non del concessionario. D’altra parte, proprio nei giorni scorsi, in uno dei poderi assegnati si è verificato il crollo di una porzione di edificio, che solo per caso non ha coinvolto persone. In considerazione di questo, proponiamo all’attuale giunta comunale di Scarlino di adottare una delibera che impegni la Regione Toscana a verificare lo stato di sicurezza degli immobili abitati e dati in concessione onde evitare danni alle numerose persone che ci vivono e di ridefinire le condizioni delle convenzioni stipulate e da stipulare».
«Penso – conclude Bonifazi – che questo sia un modo serio di procedere, valutando sotto il profilo tecnico le condizioni oggettive per modificare le convenzioni. Promettere interventi di natura politica, infatti, non solo sarebbe improprio, ma configurerebbe una violazione della legge».