FOLLONICA – «Apprendo dalla stampa che i consiglieri di opposizione Cecchini, Gianfaldoni e Pizzichi lanciano pesanti accuse all’indirizzo della sottoscritta, rea, a loro dire, di aver partecipato nei giorni scorsi ad alcune iniziative politiche nonostante uno stato di malattia che da alcune settimane mi tiene lontana dal mio posto di lavoro presso il comune di Follonica». Così Cinzia Tacconi risponde alle parole dei tre consiglieri di opposizione che hanno criticato il segretario del Pd.
«E’ vero, il 28 marzo sono stata operata all’ospedale Lotti di Pontedera per alluce valgo e riallineamento del metatarso. Un intervento in programma da tempo e perfettamente riuscito, conclusosi con precise indicazioni fisioterapiche, a cominciare dalla prescrizione di ricominciare immediatamente a camminare, ma anche con l’inibizione allo svolgimento dell’attività lavorativa fino al 7 maggio».
«E’ vero anche che, nell’arco di oltre un mese, in tre occasioni non ho rispettato le fasce di reperibilità per la visita fiscale che, come noto, per i dipendenti pubblici sono comprese tra le 9 e le 13 e tra le 15 e le 18».
«Ebbene sì, in quelle tre occasioni ho partecipato ad iniziative politiche in vista della prossime elezioni. Me ne assumo la responsabilità. In tanti anni di servizio non sono mai stata destinataria di alcuna sanzione disciplinare e tra il 2017 e il 2018 mi sarò assentata per malattia forse tre giorni, ma per questi episodi mi assumo la responsabilità di eventuali provvedimenti disciplinari che venissero assunti dal mio datore di lavoro».
(nella foto il piede che ha subito l’operazione)
«Certo, però, anche i consiglieri Cecchini, Gianfaldoni e Pizzichi dovranno assumersi le loro responsabilità, perché non possono permettersi di gettare liberamente fango sulla sottoscritta, insinuando dubbi sulla veridicità del mio stato di malattia, ovviamente certificato dai medici del servizio sanitario pubblico, fino ad affermare, falsamente, che la mia condotta avrebbe pregiudicato la guarigione ritardando il mio rientro in servizio, accusandomi di preferire l’interesse del partito anziché quello dell’amministrazione per la quale lavoro».
«Faccio politica da molti anni, è la mia passione, credo nella politica, e so che in certi momenti il confronto può essere aspro, ma non ho mai pensato di reagire alle critiche, anche a quelle più dure, ricorrendo all’Autorità giudiziaria. Non prima d’ora. Perché quando si pongono in dubbio la mia integrità morale e la mia etica si travalica un confine oltre il quale, ripeto, ciascuno dovrà assumersi la responsabilità per ciò che ha detto. Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso solidarietà compresi esponenti di centro destra e altre liste».