SCARLINO – «La Presidenza del circolo Anpi Gavorrano Scarlino deplora e condanna il gesto vile compiuto la mattina del 25 aprile in dispregio della memoria del partigiano scarlinese Flavio Agresti» a dirlo una nota dell’associazione dei partigiani.
«Non è la prima volta – prosegue l’Anpi – che in quell’atrio si consuma un’offesa infame ai monumenti e ai protagonisti della Resistenza. Nella ricorrenza del 50° della liberazione del paese di Scarlino (22 giugno 1944) fu collocata una lapide marmorea su sostegno ligneo che ricordava quell’evento; eravamo nel 1994, alcuni mesi dopo quella lapide fu frantumata da un colpo di martello».
«Nel 2010 – racconta ancora l’associazione – fu apposta alla parete di sinistra un’altra lapide di travertino che ricordava il sacrificio di Flavio Agresti, partigiano scarlinese, ucciso l’11 giugno 1944 dai nazisti; qualche giorno dopo la lapide fu trovata spezzata da un forte pugno. La lapide fu restaurata e risistemata al suo posto. La mattina di questo 25 aprile è stata trovata deturpata da un simbolo fallico tracciato con pennarello indelebile alla destra del nome. Probabilmente è la solita persona che, avendo agio di entrare e uscire, compie tali gesti. Vorremmo far presente a questo tizio, con indignazione e fermezza, che si metta l’animo in pace: quella lapide, come le precedenti che lui ha insultato, sono degne di rispetto e di gratitudine.
«E lo vorremmo dire non solo a lui, ma anche a tutti gli altri pusillanimi che si comportano come lui – conclude l’Anpi, rivolgendosi direttamente a chi vandalizza i simboli della resistenza – ormai siete condannati definitivamente, grazie al sacrificio di uomini come Flavio Agresti, a vivere in un mondo dove il rispetto del proprio simile e della sua dignità sono valori inalienabili, dei quali possono godere ampiamente anche i vili ed i vigliacchi come voi»