Il Partito Democratico replica a Sel: cavalcate la demagogia per nascondere i vostri scivoloni, manipolando le informazioni
di Daniele Reali
Gavorrano – Da una parte Massimo Borghi con Sinistra ecologia e Libertà, dall’altra il Partito Democratico. La frattura è sempre più evidente: le due componenti più importanti del centrosinistra ormai viaggiano su binari paralleli. A rappresentare un ulteriore terreno di scontro tra i due partiti in questi giorni è di nuovo la vicenda videopoker, riesplosa dopo il pronunciamento del Tribunale Amministrativo della Toscana.
Il Partito Democratico non ha gradito le parole uscite dalla segreteria di Sel in merito alla decisione del Tar, tanto che la replica alle affermazioni dei “vendoliani” suonano come una condanna morale senza appello e senza scampo. «Riteniamo – scrivono dal Pd – di poter affermare che, come ormai di consueto, qualcuno stia cercando di cavalcare la falsa riga della demagogia per nascondere i propri “scivoloni” di fronte ai cittadini-elettori gavorranesi; manipolando intenzionalmente informazioni che poi risultano troppo spesso ben poco attinenti ai fatti. Il Pd di Gavorrano ha appreso con rammarico, pur senza sorpresa, la decisione del TAR toscano che ha interamente sospeso l’ordinanza dei video-pocker e non solo nella parte concernente gli orari di chiusura, come si ceca di far credere, condannando il nostro Comune al pagamento delle spese legali».
Per il Pd quell’ordinanza oltre ad essere «un atto inefficace» sul piano della risoluzione del problema della dipendenza da gioco, rappresenta anche un atto «lesivo e illegittimo» tanto che «chi ha emesso l’ordinanza – scrivono dal Pd – si è autonomamente assunto il potere di farlo, nonostante la legge non glielo consentisse. Sicuramente quindi questo atto testimonia il modus operandi di qualcuno, quello di chi cerca di nascondere i fatti con parole fumose e disorientanti». Un provvedimento partorito senza alcun tipo di confronto, dicono i “democratici”, senza concertazione. «La concertazione deve esserci prima, non dopo aver emesso un atto, illegittimo, lesivo ed inefficace; un’ordinanza produce i suoi effetti a partire dall’istante in cui viene pubblicata e se la volontà di chi ha emesso l’atto, come si legge dai giornali, era quella di seguire l’esempio del Comune di Empoli, questi avrebbe dovuto valutare il fatto che ad Empoli l’intervento sulla dipendenza da gioco è stato deliberato dall’intero Consiglio Comunale, dopo un’analisi concertata».
Anche sulle critiche di Sel relative alla mancata costituzione in giudizio del comune il Pd “picchia” duro: «quando un ente pubblico – concludono dal Pd – prosegue in sede giuridica una causa in cui le ragioni addotte risultino manifestamente soccombenti, produce un danno all’erario, che tradotto in soldoni significa che i cittadini devono pagare anche quel danno, oltre quello già provocato in precedenza. Pertanto si invita Sel ad attenersi quanto più possibile alla verità dei fatti, non negando che l’ ordinanza è stata sospesa integralmente e che il Comune di Gavorrano è stato condannato alle spese legali».