GROSSETO – Terramare intende realizzazione una guida (cartacea ed elettronica da inserire sul web) sulla navigabilità dell’Ombrone e suoi affluenti, compresi i sentieri trekking fluviali per far conoscere più nel dettaglio le bellezze dei territori facenti parte del Bacino Idrografico del fiume Ombrone. L’obiettivo è quello di valorizzare una vasta zona comprendente molti comuni rivieraschi, trasformando l’Ombrone e i suoi affluenti in elementi conosciuti ed apprezzati e non estranei al territorio o peggio ancora portatori di disagi.
“La valle dell’Ombrone – afferma Maurizio Zaccherotti, Presidente Associazione Terramare e Coordinatore Acquaviva Uisp Toscana – sta diventando sempre più un elemento fondamentale del turismo in Maremma, di collegamento tra la montagna e il mare. La guida sulla navigabilità del fiume Ombrone, suoi affluenti e sentieri trekking di valle metterà in risalto e descriverà i punti di imbarco-sbarco e collegamento con gli itinerari trekking, i paesaggi, le caratteristiche di flora, fauna e geologiche del territorio, nonché le informazioni indispensabili per navigare in sicurezza compresi i punti ristoro (agriturismi, alberghi, osterie, etc vicini al fiume). Fermo restando che il progetto è già avviato, stiamo comunque cercando degli sponsor privati e pubblici interessati alla realizzazione della stessa”.
Nell’ambito del Contratto di fiume, Terramare insieme a Uisp Acquaviva nazionale, ha dato vita alla costituzione di un tavolo per il Contratto di Fiume Ombrone. Dal 2015 è stata realizzata un’importante campagna di sensibilizzazione e valorizzazione del fiume attraverso l’evento nazionale Uisp denominato Vivifiume Ombrone e dal 2013 Terramare è impegnata in discese di monitoraggio e sopralluoghi in sponda per definire i punti di accesso del fiume, le aree di criticità, nonché i punti di collegamento con i più interessanti e sicuri sentieri trekking di valle.
“Navigando in canoa l’Ombrone ed effettuando sopralluoghi a terra – prosegue Zaccherotti – in questi anni Terramare si è resa conto di innumerevoli criticità, ma anche di quanto sia importante creare aree di fruizione sul fiume per farlo vivere, perché le persone rappresentano un sistema capillare di guardiania volontaria. La scelta di Terramare di investire sull’acquisto dei gommoni rafting e dei sup compreso il megasup è nata proprio dalla voglia di valorizzare la risorsa fiume facendolo conoscere a tutti, anche ai meno sportivi, compresi i bambini che difficilmente si avventurerebbero in fiume. Parallelamente perciò abbiamo avviato un protocollo d’intesa con il Comune di Grosseto che prevede delle uscite in fiume per le scuole in modalità soft rafting nel tratto urbano del fiume Ombrone e allo stesso tempo una serie di discese di monitoraggio per il controllo dei tratti più delicati di questo fiume, nonché delle giornate di pulizia delle sponde. L’obiettivo finale sarà perciò quello di realizzare quanto prima una vera e propria “guida sulla navigabilità del fiume Ombrone e i suoi affluenti, compresi i sentieri trekking di fiume”
“La valle del fiume Ombrone è completamente esplorabile – conclude Zaccherotti – ma la natura instabile dell’Ombrone in merito ai livelli idrometrici determina condizioni di navigabilità differenti che rendono ogni discesa diversa dall’altra. Le improvvisazioni da parte di naviganti poco esperti non sono perciò consigliate. Per affrontare un tratto di fiume che scorre in mezzo alla campagna, relativamente lontano da strade o centri abitati è necessario avere un minimo di esperienza, la necessaria attrezzatura e uscire in gruppo meglio se con una Guida Ambientale Escursionistica esperta in navigazione fluviale”.