MONTIERI – Apparecchiature per la sicurezza sul lavoro e un hub per gli elicotteri. Sono solo alcuni delle attività che potrebbero sorgere nell’area mineraria dismessa di Campiano a Montieri. Questa mattina quattro imprenditori che fanno parte della cordata che dovrebbe acquisire l’area hanno presentato i loro progetti.
L’amministrazione ha lavorato a lungo per cercare di rendere appetibile l’area a dei compratori. La zona, che era nata come area mineraria, aveva ospitato poi un’industria di componenti per auto di lusso. L’area dal 2008 è all’asta, ma sino ad ora nessuno si è fatto avanti e al momento la base d’asta dovrebbe aggirarsi attorno ai 900 mila euro.
«Da molti anni cerchiamo di riattivare l’area – afferma il sindaco Nicola Verruzzi – si tratta di 12 mila metri quadri di capannoni e altrettante metrature esterne. Già urbanizzata, per quanto abbandonata e oggetto, negli anni, di varie depredazioni».
La cordata, di cui fanno parte i quattro imprenditori che oggi hanno presentato il progetto, avrebbe come obiettivo di espandersi dal nord Italia al centro. Tra loro l’alpinista Simone Moro, che ha una attività legata al trasporto di merci e persone con gli elicotteri, e vorrebbe fare della zona il proprio hub per il centro Italia, unito ad un progetto di paracadutismo all’argentario. Un’altra impresa si occupa invece di apparecchiature per la sicurezza sul lavoro. «Si tratterebbe comunque di una industria leggera» risponde il sindaco in merito al fatto che la zona non si trovi al centro di snodi viari importanti.
Appetibile anche l’idea di poter collaborare con partner come Enel che è presente sul territorio, inoltre il comune è inserito tra le aree di crisi non complesse e questo potrebbe forse dare accesso ad alcuni bandi e agevolazioni per l’insediamento di aree artigianali e industriali. Si tratterebbe comunque di una boccata di ossigeno importante per tutto il territorio, e potrebbero nascere importanti collaborazioni anche con altre aziende locali, considerato che quelle che verrebbero a Campiano sono imprese che già lavorano con l’estero. Una delle aziende lavora nel campo della depurazione e dissalazione acque e collabora con l’Università di Firenze e qui potrebbe sviluppare un’area dedicata alla ricerca e sviluppo.
A luglio si terrà l’asta per l’acquisto dell’area. Da lì partirà il vero progetto industriale.