GROSSETO – Sconcerto per quanto comunicato, tramite la stampa, dal ministro dei Trasporti sul corridoio tirrenico è stato espresso dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, secondo cui la fascia costiera e in particolare la provincia di Grosseto non possono permettersi di perdere altro tempo. «La messa in sicurezza dell’Aurelia a quattro corsie è una necessità non più procrastinabile», per il presidente toscano, che ha parlato a margine dell’incontro svolto questa mattina dalle associazioni economiche e sociali nella sede grossetana della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno.
Oggi, a Grosseto, è iniziato un percorso di mobilitazione per il mancato sviluppo dell’area. Il presidente della Regione ha denunciato «l’ennesimo stop alla messa in sicurezza del corridoio tirrenico», affermando che sconcerta il fatto che, dopo la procedura stabilita dal Cipe e la project review già conclusa, il Governo dica adesso che si deve ripartire da zero, tanto più dopo che il Cipe, grazie all’ex ministro dei Trasporti, aveva deciso sulla messa in sicurezza della variante Aurelia per la quale era stato stabilito un investimento di 800 milioni da parte di Sat e Anas, oltre a uno stanziamento del Governo di altri 300 milioni. Il Cipe, inoltre, si era già pronunciato sui progetti esecutivi.
Alla Regione Toscana, ha sottolineato il presidente, «vanno bene tutti i progetti, purché compatibili con la sostenibilità del territorio. Ma uno deve essere realizzato». Perché, ha aggiunto il presidente Rossi, la questione è seria, come dimostra il fatto che, da quando è presidente, quattro sono stati i progetti proposti dai vari Governi, tutti senza esito. Motivo per cui, oggi, il presidente si è detto d’accordo con la mobilitazione e la contestazione delle parti sociali, economiche ed istituzionali del Grossetano.
La Maremma con Grosseto, ma anche la zona di Livorno, hanno bisogno di un’arteria di grande comunicazione sicura per gli utenti e in grado di rispondere alle necessità della Toscana costiera, che ha bisogno di infrastrutture e di investimenti, ha precisato il presidente a margine dell’iniziativa odierna, alla quale hanno partecipato, oltre ai vertici della Camera di commercio, i rappresentanti di molte organizzazioni di categoria e dei sindacati.
Oltre al corridoio tirrenico, in relazione allo sviluppo della Maremma e delle altre zone della provincia di Grosseto, il presidente ha ricordato la Due Mari, della quale sono attivi solo alcuni tratti ma la cui realizzazione, secondo quanto detto, è fondamentale per lo sviluppo di tutta la Toscana meridionale.
Non può esservi sviluppo, ha concluso il presidente della Regione, senza investimenti. E questi, nell’ottica regionale, sono strettamente connessi alle infrastrutture. Potenziare la viabilità esistente e realizzare nuove infrastrutture avrebbe una ricaduta positiva in termini di aumento dell’occupazione e sarebbe uno stimolo importante alla crescita economica.