GAVORRANO – «Leggendo la nota di Sinistra Italiana viene spontaneo chiedersi dove fossero i consiglieri di opposizione, tra cui Patrizia Scapin, quando fu approvato in consiglio comunale il Piano antenne, come, del resto, in molte altre circostanze delle quali pare non avere cognizione» questa la dura reazione dell’unione comunale Pd di Gavorrano, dopo che Si ha richiesto al sindaco di ritirare le deleghe all’assessore Tonini.
«Sulla questione specifica – prosegue il Pd – non ricordiamo che da parte loro sia stato pronunciato alcun intervento contrario e, tantomeno, sollevati allarmi su rischi di devastazione del territorio. Ben ricordiamo, invece, che l’intera opposizione si era astenuta sia in consiglio comunale che in commissione. Con senso di responsabilità l’assessore Tonini non ha fatto altro che garantire una conclusione ordinata della legislatura, nonostante il clima di tensione che si respirava in quelle stanze, pendente la mancata riconferma da parte del Pd nei confronti del Sindaco uscente, Elisabetta Iacomelli, la quale continuava a fare senza il benché minimo confronto o informazione alcuna, come tipico del suo modus operandi».
«Il Pd pertanto sostiene con decisione e fermezza l’assessore Tonini – prosegue l’unione comunale – per lo svolgimento del mandato, sia riconoscendone la serietà e correttezza, sia rammentando a chi se ne fosse scordato che, sottoposto al giudizio degli elettori lo scorso 10 giugno, Daniele Tonini veniva riconfermato nella maggioranza consiliare gavorranese con ben con 231 voti, quale candidato più votato in assoluto. Rinnoviamo la nostra fiducia nei confronti dell’attuale sindaco Biondi e nella sua giunta e sosteniamo l’autonomia di questa Amministrazione nel portare avanti confronti e valutazioni amministrative, andando anche alla modifica di scelte assunte dalle precedenti amministrazioni».
«Ci appare chiaro – concludono i democratici – che la posizione del Pd di Gavorrano fosse quella notoriamente assunta un anno fa: se avessimo voluto interpretare la pedissequa continuità, avremmo riconfermato il Sindaco Iacomelli, ricandidandola. Abbiamo invece scelto di cambiare, bocciando l’operato del sindaco uscente e lavorando per allargare le maglie del tessuto politico. C’è chi non ha raccolto la nostra proposta unitaria e l’importanza del lavoro portato avanti dal Pd e si è chiuso nel settarismo che lo contraddistingue da sempre, dalle proprie origini, continuando costantemente a versare nella manifesta incapacità di dare ascolto alla forte spinta di unità proveniente dalla nostra gente e perseverando con la propria naturale inclinazione alla divisione ed alla strumentalizzazione politica»