Dopo Massimo Borghi, sulla decisione del Tar relativa all’ordinanza 49/10 interviene anche Sinistra Ecologia e Libertà: «Il comune non si è costituito in giudizio»
di Daniele Reali
Gavorrano – Tiene ancora banco nel dibattito politico di Gavorrano la questione legata alla discussa ordinanza sull’utilizzo dei videopoker. Dopo il pronunciamento del Tar e la decisione di sospendere il provvedimento 49/10 varato dall’ex sindaco Massimo Borghi, Sinistra Ecologia e Libertà interviene contestando quello che in questi giorni è stato più volte detto e scritto. Per Sel l’ordinanza sarebbe infatti sospesa soltanto per il dispositivo legato alle limitazioni sull’orario di apertura degli esercizi commerciali con videopoker installati, nonostante le parole di Silvia Muratori, legale del Boccondivino, che aveva parlato chiaramente di sospensione per l’intera ordinanza.
«Vorremo precisare – si legge nella nota di Sel – che l’ordinanza è stata sospesa solo nel punto riguardante gli orari di chiusura degli esercizi commerciali aventi al loro interno le new slot, sappiamo bene come lo sapeva l’ex Sindaco Borghi che gli orari degli esercizi commerciali sono materia di Regolamento e Concertazione; Regolamento che l’ex Sindaco avrebbe fatto, se non fosse in un primo momento sfiduciato e poi decaduto per le dimissioni dei nove consiglieri del PD; il Regolamento che si voleva adottare era sulla base di quello del Comune di Empoli, prodotto dall’Assessore Torrigiani che proprio in questi giorni è stato premiato con dei riconoscimenti per aver affrontato il problema delle new slot». Il caso del comune di Empoli in effetti è stato più volte tirato in ballo, anche se in quella realtà la “questione videopoker”, o meglio new slot, è stata affrontata in modo diverso: in quel caso è stato il consiglio comunale a varare l’atto di regolamentazione rivolto agli esercizi commerciali con il voto unanime dell’assemblea e non come a Gavorrano dove il Partito Democratico sin dalla emanazione dell’atto aveva espresso molte perplessità.
Anche Sel, come aveva fatto nei giorni scorsi l’ex sindaco, torna a parlare, di una questione che sembra divenuta essenziale per i “vendoliani” gavorranesi: la non costituzione in giudizio da parte del comune di Gavorrano per il ricorso avanzato dal Boccondivino contro l’ordinanza. «Un lettore attento, – scrivono ancora da Sel – come dovrebbe essere l’ex capogruppo Francesca Mondei e per molti giornali una degli aspiranti alla carica di Sindaco del PD, ha sicuramente notato che il comune non si è costituito in giudizio in difesa di tale ordinanza. Sperando che sia solo una disattenzione e non un modus operandi interno al PD,vista la nota vicenda sulle fogne di Giuncarico, l’avere un buon avvocato poteva significare difendere e motivare l’ordinanza stessa,difendendo e tutelando tutta la comunità di Gavorrano». Ma il ragionamento di Sel è ancora più ampio: il partito di Borghi si rivolge direttamente al commissario prefettizio di Gavorrano. «SEL in questa vicenda – si legge ancora nella nota – vuol ricordare a sua eccellenza il Commissario straordinario Dott.ssa Vincenza Filippi che il ruolo di Sindaco di una comunità si svolge anche difendendo l’ordinanze emesse da chi l’ha preceduta,anche se in questo caso il concessionario dell’installazione è lo Stato stesso. Rinnoviamo alla Dott.ssa come abbiamo già fatto personalmente il nostro augurio di buon lavoro ,consapevoli che il ruolo che lei svolge ha enormi difficoltà perché le scelte che dovrà fare ,non sono suffragate dalla maggioranza dei cittadini che lei stessa oggi rappresenta e che un programma elettorale democraticamente votato consente di portare avanti».