GROSSETO – «Non solo non abbiamo avuto risposte alle nostre domande sulla Tirrenica, ma venerdì mattina in Parlamento il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha visto bene di non presentarsi e di non mandare neppure un suo sottosegretario, delegando la risposta alla mia interpellanza urgente a un sottosegretario della Pubblica amministrazione, Mattia Fantinati». A parlare è la deputata di Forza Italia Elisabetta Ripani.
«Questa è la considerazione che il Governo gialloverde ha per la nostra terra, per la Maremma, ma soprattutto per il suo sviluppo. Da cinquant’anni noi maremmani stiamo aspettando che lo Stato renda sicuri e veloci i collegamenti della nostra provincia e ancora nulla è stato fatto, e a quanto pare neanche questo esecutivo porterà a casa il risultato che tutti i grossetani aspettano. La risposta che gli uffici del ministero delle Infrastrutture hanno dato alle mie richieste non dice nulla di nuovo, anzi. Si ribadisce infatti che il piano di adeguamento dell’Aurelia e quindi il project review è ancora al vaglio del Mit (ministero delle Infrastrutture). Una vergogna: ancora si sta valutando l’utilità dell’opera e se ci sono le risorse per sostenere quel cantiere? Ancora dopo un anno, uno dei collegamenti chiave per l’economica maremmana non ha la minima considerazione da parte del Governo?»
«Eppure io stessa, come deputata di Forza Italia, ho proposto in sede di approvazione di bilancio alcuni emendamenti sull’argomento, proprio per reperire le risorse necessarie per far partire i cantieri, emendamenti ovviamente bocciati. Incapacità, inconcludenza ma anche arroganza, perché i suggerimenti, se vanno nella direzione giusta, dovrebbero almeno essere recepiti. È la seconda volta che porto in Aula l’argomento Tirrenica, ed è la seconda volta che dal ministro Toninelli non ricevo risposte. A leggere tra le righe viene il sospetto che, in virtù delle prossime elezioni regionali che in Toscana ci saranno nel 2020, il Governo voglia usare la carta della Tirrenica a poche settimane dal voto, come specchietto per le allodole per accaparrarsi voti nella provincia di Grosseto. Non è più possibile gestire così il Paese: c’è una provincia che ha urgentemente bisogno di una strada che sia sicura e veloce, in ballo ci sono troppi interessi economici che meritano di essere tutelati. Se così non fosse la Maremma resterebbe ancora appesa alla Tirrenica e la nostra economia sicuramente ne risentirebbe pesantemente».