CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «I meriti sono della maggioranza, chi sta all’opposizione non decide» così rispondono il sindaco e il vicesindaco al Movimento 5 Stelle, intervenuto ieri sulla questione della Tari
«Una vittoria ha 100 padri, una sconfitta uno solo. Citazione presa in prestito dal M5S – afferma il sindaco Giancarlo Farnetani – per attribuirsi meriti della riduzione della Tari. Il risultato è frutto del lavoro che giornalmente svolgiamo per migliorare i servizi ambientali di questo paese e passa dalla riorganizzazione dei servizi, al potenziamento degli stessi e tutto questo è presente nel nuovo Piano economico finanziario».
«Nel Consiglio comunale sul bilancio, quando abbiamo approvato in via provvisoria le tariffe – continua il sindaco – avevamo preannunciato che in sede di Pef definitivo avremmo le avremmo ritoccato in riduzione. Il capogruppo M5S, peraltro assente nell’ultimo consiglio, si attribuisce il merito di aver dato l’input. Con le parole i risultati non si ottengono, occorre lavoro ed impegno, questo abbiamo fatto per raggiungere questo obbiettivo ed è solo l’inizio».
«Fino a prova contraria al comando dell’Amministrazione Comunale di Castiglione della Pescaia c’è questa maggioranza di cui faccio parte con le deleghe che mi ha attribuito il sindaco e non il Movimento 5 Stelle. Nel bene e nel male – dice Elena Nappi, vicesindaca della cittadina balneare – il lavoro, assieme ai programmi e alle scelte, è questa giunta a condividerli e a portarli avanti, quindi il merito per la riduzione della Tari del 5% non può essere di chi sta all’opposizione che non è demandato a decidere, ma vanno riconosciuti alla coalizione che guida il Comune».
«Paolo Lippi, nella sua presa di posizione da consigliere di minoranza – continua la vicesindaca – ha affermato che le delibere portate all’approvazione del Consiglio erano due e collegate, ma ha sorvolato su un passaggio politico importante, che allo stesso tempo è facilmente riscontrabile: il prezzo della Tari si può abbassare solo dopo aver apportato le dovute modifiche al Piano Economico Finanziario che anticipa la riduzione della spesa per i cittadini e le attività economiche».
«Non si può essere contrari a un atto e d’accordo su quello conseguente, considerando che devono viaggiare di pari passo – aggiunge Nappi – e a me rimane difficile capire questo comportamento. Le tasse non si possono ridurre se non si lavora sui cambiamenti e sulla modalità di erogazione dei servizi. Nel consiglio comunale dello scorso 11 febbraio abbiamo portato un Pef provvisorio, come facciamo tutti gli anni, quindi con dati invariati rispetto al 2018, e abbiamo dichiarato che avremo approvato quello definitivo con i dati reali dopo la delibera assembleare dell’Ato, perché prima non si può fare. Il susseguirsi di queste fasi hanno portato alla determinazione di questo importante risultato».
«Il dato politico che si evince da questa votazione contraria sul Pef – tiene a precisare la vicesindaca – è esclusivamente una presa di posizione. Io non lavoro per partito preso, ma per migliorare la situazione indipendentemente da chi sia il mio interlocutore».
«Non si può criticare un sistema – precisa Elena Nappi – definirlo un “cancro”, come ha fatto il consigliere pentastellato Paolo Lippi, e poi non cercare la cura. Prima dal “cancro” si guarisce e poi si cambia vita. A tutti piacerebbe un ritorno alla gestione comunale del servizio, ma facciamo parte di un mondo normato da leggi alle quali non ci possiamo sottrarre, soprattutto perché amministratori, anche perché ciò andrebbe in primis a discapito del cittadino, e visto che siamo dentro dobbiamo combattere dall’interno cercando di avere il massimo, come i fatti stanno dimostrando».
«Sono passati cinque anni – conclude Nappi – da quando con l’Ufficio Ambiente, abbiamo iniziato a confrontarci quasi quotidianamente con i vertici politici e operativi di Sei Toscana. In questo lasso di tempo abbiamo concordato importanti modifiche arrivando a una progettazione migliorativa del servizio sul nostro territorio».