GAVORRANO – È stata un’assemblea molto concitata quella che si è svolta oggi pomeriggio alla biblioteca comunale di Gavorrano, sul tema dell’antenna che sorgerà alla Finoria. È stato proprio il sindaco a convocare l’assemblea. In molti hanno chiesto, al primo cittadino «un atto di coraggio», di bloccare la costruzione dell’antenna, offrendosi di «supportare» il sindaco in questa decisione. Anche l’ex sindaco, Mauro Andreini, ha chiesto «un atto di disobbedienza civile, come già fatto in altri Comuni».
«Purtroppo ci sono dei diritti acquisiti – afferma Andrea Biondi – per cui qualsiasi atto di revoca del permesso a costruire sarebbe illegittimo e porterebbe ad una causa e a un danno all’erario comunale».
Con il sindaco era presente quasi tutta la Giunta. Alcuni cittadini hanno chiesto a Daniele Tonini «perché non fosse stata prevista una differente ubicazione per l’antenna» e l’assessore, che era anche nella precedente Giunta ha spiegato che «quella era stata considerata la posizione migliore da un punto vista dell’inquinamento elettromagnetico: è infatti lontana dai luoghi di residenza e ad un’altezza di 43 metri. Questo, da punto di vista ambientale, è una tutela contro l’inquinamento elettromagnetico e al contempo, l’altezza, garantisce una miglior copertura del segnale».
«Il decreto Gasparri indica infatti le antenne come infrastrutture strategiche – prosegue il sindaco – e già in passato Comune che le avevano posizionate in luoghi non efficaci e funzionali dal punto di vista del segnale sono state condannate dal Tar a rivedere le proprie posizioni».
«L’impegno che prendo, politicamente, non è quello di indebitate il Comune con richieste risarcitorie che verrebbero dall’azienda che cercherebbe di tutelare i diritti acquisiti, ma di rivedere il piano delle antenne così che, per il futuro, non succeda di nuovo che un’antenna nasca dove i cittadini la percepiscono come uno sgarbo».