ORBETELLO – «Abbiamo protocollato una istanza al sindaco e alla giunta per la revoca della delibera che elimina il requisito della presentazione dell’Isee per l’accesso agli ormeggi sociali di Santa Liberata e di Talamone perché chi ha meno paga di più» a dirlo è il gruppo di opposizione Pd Area Riformista.
«Infatti – spiegano i consiglieri – abbiamo osservato che, con l’eliminazione dell’Isee, l’unico requisito per accedere ai pontili è il possesso di una barca, indipendentemente dal reddito. Di conseguenza queste concessioni assumono inevitabilmente una finalità commerciale, per cui le tariffe dovrebbero essere soggette ad Iva, per evitare un’ipotesi di evasione fiscale, e ciò potrebbe creare grossi problemi al gestore. Inoltre i pontili sono di proprietà dei soggetti che svolgono attività commerciale, che li avevano concessi al Comune in comodato d’uso con l’espresso divieto di concorrenza sleale, pena la risoluzione del contratto e la restituzione dei pontili. Ed è chiaro che con le basse tariffe applicate, i clienti dei pontili commerciali si potranno legittimamente rivolgere agli ormeggi del Comune ormai non più sociali».
«Oltretutto – aggiunge il gruppo Pd – sparendo il requisito dell’Isee, si potrà verificare frequentemente il caso che chi percepisce redditi elevati tolga il posto al pensionato, in quanto non vi sono più criteri per l’accesso. Infine, ed è la cosa più paradossale, i percettori di redditi fino a 18mila euro (ammesso che riescano a trovare posto) pagano più di prima: a S.Liberata per esempio, per una barca fino a 8 metri e mezzo prima pagavano una tariffa di 467,50 euro e ora di 600 euro. Mentre i percettori di redditi elevati pagano meno ed anche di molto: per esempio per un percettore di reddito oltre 50mila euro sempre per una barca fino a 8 metri e mezzo prima pagava una la tariffa era di 969,41 euro e ora di 600, e la stessa cifra ora pagano anche i percettori di redditi elevatissimi potendo anch’essi accedere a detti pontili. A Talamone per una barca fino a 5 metri, chi aveva redditi più elevati pagava 500 euro, ora 200, come il pensionato con reddito fino a 18mila euro.
«Per concludere – chiudono i consiglieri – l’Amministrazione Casamenti trasforma i pontili sociali in commerciali e fa pagare di più i poveri per far pagare di meno i ricchi. Robin Hood alla rovescia»