GAVORRANO – «Fino ad oggi ho assistito ad un ingenuo gioco delle parti che ha visto coinvolto anche il capogruppo Maule, posizioni, le sue, che non hanno meritato nemmeno una risposta tanto erano destituite di fondamento; ciò che oggi apprendo dai giornali è un fatto estremamente singolare, e riguarda le notizie diffuse con una sorprendente ingenuità dal capogruppo di opposizione e di cui io stessa in parte, né i componenti della mia lista erano a conoscenza» a parlare, rispondendo al consigliere Andrea Maule in merito all’antenna della Finoria, è il consigliere comunale Elisabetta Iacomelli.
«Il patetico tentativo di attribuire ad altri le responsabilità, non lo esime dallo spiegare la diffusione di notizie manipolate e tendenziose di cui in realtà può essere venuto a conoscenza solo negli uffici comunali – prosegue Iacomelli -. Apprendo di una richiesta di atti effettuata da una società, non credo che sia comune che ciò debba essere riportato sulla stampa. Vedo che mostra un grande interesse per la mia attività, bene potrà così apprendere i metodi ed i criteri che devono essere utilizzati da chi ricopre una carica istituzionale. Vorrà spiegare Maule, ma anche il sindaco Biondi, come sia possibile diffondere, con estrema leggerezza, notizie riguardanti l’attività istituzionali e non. Non ho nulla da nascondere, se Maule avesse chiesto, avrei risposto, ma le modalità che ha utilizzato mi appaiono pericolose, con questi metodi circostanze e notizie inerenti qualsiasi cittadino possono inverosimilmente essere poste alla conoscenza di tutti. Su questo sento necessità di fare chiarezza».
«So di essere stata oggetto di un’approfondita ricerca, hanno scandagliato la mia vita personale e professionale, e non avendo trovato alcunché, stanno cercano di creare discredito con mezzucci che solo la bassa politica sa fare. Mi dispiace profondamente per il modo in cui maggioranza e parte dell’opposizione intendono far politica, mi dispiace ma io non ci sto. La necessità di Maule di ristabilire la propria credibilità dopo i vari inciampi in cui è incorso nella sua breve carriera politica, offusca la Sua capacità di discernimento, analisi e sintesi; stavolta ritengo che i suoi intrugli con la maggioranza, l’abbiano esposto a situazioni a dir poco imbarazzanti».
«Il luogo per i confronti e le discussioni ritengo sia il Consiglio comunale, sarà in quella sede che lo sprovveduto capogruppo potrà esporre le sue fantasie, alle quali sarò come sempre disponibile a fornire le informazioni che appaiono mancargli. Ricordo inoltre ove fosse sfuggito all’ingenuo Peter Pan che l’allora assessore ai lavori pubblici, nonché chi si occupava di politiche giovanili e informatizzazione o magari di attività produttive, potrà dirimere ogni suo dubbio circa il piano antenne. Ritengo da sempre che quando si utilizzano mezzi legittimi e si opera nell’interesse della comunità non ci sia necessità di negare e nascondere nulla, ma i mezzi volti ad intimorire ed a cercare di screditare gli altri messi in essere dai politici di bassa lega, a cui Maule appare ispirarsi, sono convinta che siano da condannare» conclude Iacomelli.