GAVORRANO – «Con profonda preoccupazione veniamo a conoscenza di ambigui e discutibili movimenti che stanno avvenendo in questi giorni all’interno del palazzo comunale di Gavorrano» afferma il capogruppo del gruppo consiliare di minoranza Andrea Maule. «La notizia riguarda quelle che sono per noi incomprensibili manovre messe in atto dalla capogruppo ed ex sindaco Elisabetta Iacomelli. Notizia che ci giunge da una ex candidata della lista Gavorrano per Elisabetta Iacomelli».
«La candidata a sindaco affronta il proprio ruolo di consigliere di opposizione in sensibile isolamento rispetto agli altri gruppi di minoranza e soprattutto in isolamento rispetto a quella che era la sua lista di candidati» prosegue Maule che vuole però parlare dell’antenna della Finoria. «Un traliccio di oltre 40 metri che la ditta Empire Srl andrà prima o poi a realizzare in una area per molti, ma non per tutti, palesemente inadatta all’uso preposto».
«Il 29.12.2014 il Consiglio comunale a guida Iacomelli approvò il Piano comunale per l’ubicazione degli impianti di radiocomunicazione. il 07.06.2018 (per chi non se lo ricorda: tre giorni prima delle elezioni amministrative) la Giunta comunale presieduta da Iacomelli autorizzò l’assegnazione di un lotto di terreno in località Finoria, con estensione di 100 metri quadri all’importo di 6 mila euro annue, per installazione di impianti per comunicazioni elettroniche».
«Il 19.11.2018, anche grazie alle nostre rimostranze unite a quelle di moltissimi cittadini, il sindaco Biondi si dichiarò contrario all’installazione dell’antenna e promette di mettere in campo iniziative amministrative di contrasto, che di fatto disincentivino la Empire Srl ad installare il contestato manufatto. l’8.01.2019 il sindaco Biondi rivelò ai quotidiani locali che è in atto un braccio di ferro tra l’amministrazione e la Empire Srl. La Empire Srl ha chiesto, alcuni giorni prima, di poter accedere a tutti gli atti relativi alle antenne installate nelle località Monte Calvo e Finora. Il sindaco Biondi ha dichiarato di aver negato l’accesso agli atti in quanto non ha ritenuto valido il loro interesse specifico. Il capogruppo Elisabetta Iacomelli ha, in questi giorni, depositato al protocollo comunale una richiesta di accesso agli atti in qualità di consigliere comunale. E, incredibile, ha chiesto esattamente ciò che aveva già chiesto la Empire Srl e cioè ciò che l’amministrazione aveva negato alla società che detiene la concessione per l’installazione dell’antenna della discordia».
«Iacomelli ha quindi chiesto di poter acquisire copia di tutti quegli atti inerenti l’installazione delle strutture per radiocomunicazione presenti in località Monte Calvo – prosegue Maule -. Sia ben chiaro, la fondamentale differenza tra la richiesta di accesso agli atti della Empire Srl e della consigliera comunale Iacomelli è che la prima può essere negata (come Biondi afferma di aver fatto nei confronti della Empire Srl), mentre la seconda (quella di Iacomelli) non può essere negata. Questa notizia, che ci viene da un ex candidato/a della lista civica Gavorrano per Elisabetta Iacomelli, non è stata confermata, ma nemmeno smentita, dal primo cittadino e dagli uffici dell’amministrazione; nel palazzo in questi giorni c’è, comprensibilmente, un assordante silenzio e palpabile imbarazzo».
«Ci suona particolarmente strano che Iacomelli, colei che ha approvato l’installazione dell’antenna nella urgentissima Giunta del 07.06.2018 (per onor del vero, alla presenza degli incauti assessori PD Daniele Tonini e Giorgia Bettaccini), chieda all’amministrazione i medesimi atti che la Empire Srl (destinataria della Delibera di Giunta n. 69 del 07.06.2018) aveva già chiesto e che l’amministrazione stessa gli aveva però negato. Ci chiediamo: perché la Iacomelli vuole acquisire proprio quei documenti che sono stati negati alla Empire Srl? A quale uso, a quale scopo? Lei che è stata a campo dell’amministrazione per molti, troppi, anni; lei che questi documenti li avrà certamente visti e rivisti nei suoi trascorsi nel palazzo comunale».
«Ci preme inoltre ricordare alla capogruppo Iacomelli che un consigliere comunale può sì accedere a tutti gli atti in possesso dell’amministrazione, ma solo ed esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del mandato amministrativo, come previsto dalle vigenti norme in materia. Chiediamo, pertanto, una presa di posizione chiara e pubblica del primo cittadino, ove necessario e se opportuno, anche attraverso la convocazione di un Consiglio comunale. Consiglio nel quale la capogruppo Iacomelli potrebbe chiarire la sua posizione, auspicando che nel frattempo vi sia per lei una presa di coscienza di quanto sta accadendo. Infine, sarà individualmente ogni singolo cittadino a farsi un’idea della situazione e trarre di conseguenza le proprie conclusioni. Nessuno ha il diritto di svendere il nostro territorio» conclude l’opposizione.