ROCCASTRADA – «Io sto dalla parte dei pastori che rivendicano l’adeguamento del prezzo del latte. La mia scelta non è dettata da valutazioni meramente economiche e neppure da questioni legate all’ordine pubblico, ma dalla piena consapevolezza come sindaco di quanto i pastori valgono per il territorio che amministro» afferma il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola.
«Ritengo che il dibattito sui venti o trenta centesimi in più o in meno, infatti, o le considerazioni dettate dalle manifestazioni in corso, siano riduttive e parziali. La difesa del loro diritto di vivere e lavorare è parte integrante della salvaguardia di un territorio e della valorizzazione e conservazione dei prodotti di qualità. I pastori e la pastorizia sono un importantissimo presidio per Roccastrada con una grandissima valenza di cui siamo consapevoli. Oltre alla conservazione dei pascoli collinari la cultura casearia è un valore che incide oltre che nell’economia diretta, nella nostra immagine nazionale e internazionale».
«È questo lavoro, le persone che lo praticano di giorno in giorno, la loro fatica e le loro capacità che io difendo. Il prezzo del latte è una conseguenza non il punto di partenza. E il tavolo che il Governo dovrebbe aprire non è quello del Ministero degli Interni, improprio e limitato, ma quello dell’Economia e Lavoro, Cultura e Ambiente. Perché i pastori sono tutto questo. Io sto dalla parte dei pastori, sono insieme a loro, voglio che restino nelle mie colline e continuino a produrre eccellenti formaggi. La loro rivendicazione è la mia».