GROSSETO – Bravi i 15 attori della compagnia teatrale Ridi Pagliaccio che domenica pomeriggio scorso ad Albinia hanno recitato la celebre commedia “Il Medico dei Pazzi” di Edoardo Scarpetta alla sala teatrale della Chiesa Maria Santissima delle Grazie ad Albinia.
Presentata con grande professionalità e simpatia dalla direttrice artistica Elisa Capuccini a un teatro strapieno (posti anche in piedi), la farsa del 1908 è una delle più travolgenti ed esilaranti di Scarpetta, ma rappresenta anche il canto del cigno di un autore/attore che l’anno successivo lascerà le scene.
La vicenda è stata rappresentata in un solo atto in più di un’ora e mezza: Ciccillo, nipote dissennato, vive da anni a Napoli alle spalle dello zio Felice Sciosciammocca che sta a Roccasecca, per spillargli sempre più soldi gli fa credere di essere studente di medicina e con questa scusa lo zio foraggia, suo malgrado, ogni suo vizio, ma all’improvviso, inaspettatamente, lo zio arriva a Napoli con moglie e figlia e Ciccillo, non sapendo che pesci prendere, inventa che la pensione in cui vive a sbafo è in realtà un manicomio e i suoi ospiti sono in realtà dei pazzi che credono di essere la proprietaria della pensione, un colonnello a riposo, un musicista e tanti altri e l’unico sano, lo zio Felice Sciosciammocca appunto, rischia di esser preso per pazzo. Il tutto viene scoperto. Le ultime battute sono risolutrici in modo accomodante, prevalendo la umana rassegnazione e la rinuncia a punire il nipote.
La rappresentazione è stata la quarta di cinque appuntamenti della rassegna di teatro amatoriale “Risate sotto il campanile” che anche nel 2019 prevede il Premio Campanaro, con diversi riconoscimenti. Il teatro che ospita ogni anno questa stagioni teatrali è nella Chiesa sita ad Albinia costruita nel 1955, la Parrocchia albiniese è una delle più popolate della Diocesi è anche una delle comunità più efficienti e pastoralmente organizzate, con importanti servizi sociali.