GAVORRANO – Gomme squarciate a Gavorrano. L’episodio risale a mercoledì scorso e riguarda due auto, quella del comandate della Polizia Municipale e quella del capogruppo di maggioranza in consiglio comunale Giulio Querci.
«Prendo parola solo oggi – spiega il sindaco Andrea Biondi – preferendo di permettere alle Forze dell’Ordine di iniziare le prime indagini in maniera confidenziale. Un gesto deprecabile, probabilmente un attacco all’Amministrazione Comunale, forse colpevole di cercare di fare il proprio dovere nel controllo del territorio, ma in realtà non si comprendono attualmente i motivi di tale gesto ed i possibili collegamenti, ma sembra chiaramente un gesto contro chi cerca di svolgere il proprio ruolo, sia lavorativo che istituzionale al servizio del bene pubblico».
«Mi rammarica sapere – dice ancora il sindaco – , avendo subito anche io danni ripetuti alla mia auto personale, per mia fortuna di minore entità, che entrambi hanno dovuto pagare di propria tasca i danni subiti, utilizzando risorse guadagnate con il proprio lavoro. Mi rammarica ancor più, in qualità di primo cittadino, comprendere che probabilmente chi si è macchiato di tale gesto fa parte della nostra comunità, e nella speranza che le Forze dell’Ordine possano risalire al colpevole, chiedo ai cittadini che hanno elementi utili alle indagini di recarsi al locale Comando dei Carabinieri per collaborare.
«Ho riflettuto molto sul rendere una dichiarazione pubblica – spiega Giulio Querci -, ma i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati in quueste ore dai miei compaesani, allo spargersi della notizia, mi hanno convinto.
Non è nel mio carattere fare vittimismo e non lo farò nemmeno ora che nei confronti del sottoscritto, e di un dipendente comunale al quale va la mia vicinanza, è stato commesso un atto intimidatorio che ha pochi precedenti nel nostro comune».
`Questo atto codardo commesso da un delinquente non mi farà arretrare di un passo nel modo di intendere la politica, nelle mie idee e nell’impegno in questa amministrazione che orgogliosamente rappresento. Questo lo devo ai gavorranesi che per tre volte consecutive dal 2011 mi permettono di rappresentarli in Consiglio Comunale, ma ancor prima lo devo come esempio a chi mi sta vicino; perché se si hanno dei principi non li si deve mai tradire nemmeno difronte ad atti simili. Significherebbe darla vinta ai codardi ed ai vigliacchi. A chi ha commesso questo atto chiedo un sussulto di dignità, si faccia avanti e si assuma le proprie responsabilità, perché il danno economico a me passa, a lui invece la bassezza del proprio essere resterà per sempre».