GAVORRANO – «Leggo con interesse la presa di posizione del Sindaco di Santa Fiora nei confronti del dibattito sul delinearsi del gestore unico regionale di gestione della rete idrica pubblica. Ne condivido le perplessità e la ferma volontà di ribadire non solo che l’acqua debba essere gestito come bene pubblico, come ribadito dal referendum del 2011, ma anche la necessità di un controllo locale, attraverso una gestione non lontana dai territori» a dirlo è il sindaco, Andrea Biondi.
«Non si tratta di volontà di ‘contaminazione’ da parte della politica locale – chiarisce il sindaco – alla quale sarebbe facile pensare ascoltando le perplessità dei Sindaci rispetto questa riforma, ma necessità di controllo sulla qualità del servizio e definizione delle tariffe, ma soprattutto sulla gestione degli investimenti necessari e già pianificati da parte della Società di Acquedotto del Fiora, un controllo che deve essere obbligatorialmente svolto dai Comuni, e per questo motivo è naturale essere scettici rispetto al gestore unico regionale. Si continua a programmare la costruzione di enti sempre più lontani dai territori, soprattutto periferici come la Maremma».
«Mi unisco pertanto alle perplessità di Balocchi – conclude Biondi – i Comuni devono fa sentire la propria voce in un processo che interessa il prossimo futuro della gestione del bene pubblico per eccellenza, ovvero l’acqua».