GIUNCARICO – “La LAV è pronta ad aiutare i cittadini e l’amministrazione con la gestione delle colonie feline di Giuncarico per ridurre il numero dei gatti e consentire una pacifica convivenza tra umani e felini, ma il Comune di Gavorrano deve fare la sua parte”. Così Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto, commenta la petizione degli abitanti di Giuncarico che chiedono l’allontanamento delle colonie stesse.
“Premesso che per legge le colonie non possono essere spostate se non per motivi legati al benessere delle stesse – spiega Bottinelli – è vero che a Giuncarico è assolutamente necessario un intervento di contenimento delle nascite attraverso la sterilizzazione”. La LAV Grosseto sta seguendo da tempo la situazione e ha già provveduto a ripetuti sopralluoghi, sterilizzando a proprie spese anche un paio di animali, ma senza il supporto di Comune e ASL si tratta di una goccia nel mare.
“Dall’anno scorso siamo in contatto con l’assessore Alessio Murzi del Comune di Gavorrano e recentemente abbiamo chiesto a più riprese un incontro che gettasse le basi di un contenimento incruento della popolazione felina come previsto dalla L.59/2009 della Toscana tra le competenze dei comuni in collaborazione con la ASL. Quest’ultima ha gli oneri economici a suo carico. Purtroppo il Comune ha più volte fatto slittare la data dell’incontro e da giorni l’assessore Murzi non risponde alle nostre chiamate”, dichiara Bottinelli.
Negli ultimi tempi a Giuncarico si è ripresentato il problema avvelenamenti e la LAV, in collaborazione con la LAC, ha anche salvato due gattini dalla morte a proprie spese. Un terzo gatto è stato purtroppo trovato quando non c’era più nulla da fare e le spoglie sono state consegnate all’Istituto Zooprofilattico per l’autopsia, alla quale seguirà l’iter legale.
“Abbiamo un progetto pronto e volontari disposti ad aiutare nelle catture e negli stalli pre e post operatori dei gatti – prosegue Bottinelli – ma ribadiamo che l’avvelenamento comporta la violazione del codice penale e i responsabili rischiano il carcere il base all’art. 544 bis per uccisione di animali. Inoltre l’ordinanza ministeriale del 10 febbraio 2012 vieta anche la semplice preparazione di esche avvelenate e impone di aprire un’inchiesta ogni volta che venga ritrovato un animale intossicato”.
“I cittadini devono sapere – conclude Bottinelli – che la LAV è dalla loro parte finché non si degenera in episodi di violenza sugli animali come quelli che purtroppo sono accaduti e continuano ad accadere a Giuncarico. Gli avvelenatori poi mettono a rischio tutti, anche gli esseri umani”.
L’appello urgente della LAV è quindi al Comune di Gavorrano e ai suoi abitanti, chiedendo prima un incontro con la vice sindaco e l’assessore competente nel quale definire le fasi del progetto, poi un’assemblea con i cittadini che individui le modalità di collaborazione per la soluzione di un problema di tutti in modo non violento.