GROSSETO – Va in archivio un 2018 di grandi risultati per il Team Marathon Bike. Ancora una volta la squadra del presidente Maurizio Ciolfi è stata grande protagonista, non soltanto in provincia, sia nell’atletica che nel ciclismo. Con 334 iscritti la società è ormai un punto di riferimento per lo sport anche fuori dai confini provinciali.
Sono numeri davvero impressionanti quelli nell’annata che si sta per concludere: 25 vittorie assolute, 91 di categoria, 56 podi assoluti collezionate dai 334 atleti in gara 2.260 volte. Le vittorie da quando il Marathon Bike è nato sono 524, con 214 organizzate. Nel 2018 uno dei tanti record: almeno in ogni mese è stata organizzata una gara, partendo dal primo gennaio con la Maremmata per arrivare al 30 dicembre con il Sei Bastioni nel centro storico di Grosseto.
“Ma vorrei partire – sottolinea il presidente Maurizio Ciolfi – da un dato non sportivo. Abbiamo 146 donatori di sangue e questo è il risultato che più mi sta a cuore”.
In effetti la collaborazione con Avis è uno dei capisaldi del Marathon Bike.
“Ogni nostra gara è anche una gara dell’Avis. Con Erminio Ercolani (presidente comunale Avis, ndr) c’è una collaborazione totale. E’ un onore poter aiutare quest’associazione e portarne il nome nelle nostre corse”.
Per lei il Marathon Bike è più un’impresa o più una famiglia?
“Entrambe le cose. Non nascondo che ciò che in 14 anni abbiamo creato è una macchina complessa, che ha bisogno di essere sempre in movimento, per la struttura di cui dispone. Ma il gruppo di atleti, e soprattutto di donne e di uomini che abbiamo, è ovviamente qualcosa che ovviamente va al di là dello sport. Il Marathon Bike, sì, è anche una famiglia. I corridori mi danno tanto e io cerco di dare qualcosa a loro”.
Il 2018 è stato anche l’anno del passaggio alla Uisp con il settore ciclismo.
“Uisp era casa mia, adesso lo è ancora di più. Con l’Acsi e Fabrizio Montomoli sono stati anni intensi e bellissimi, le esperienze fatte con le due ruote hanno aiutato il Marathon Bike a diventare quello che è”.
Con la Uisp com’è stata la partenza?
“Direi al di sopra di ogni più rosa aspettativa. Abbiamo iniziato con gare estive, dando una scossa al calendario degli amatori. La risposta dei ciclisti è stata ottima, ci sono stati numeri impensabili per l’estate a Grosseto, in una provincia che soffre nel ciclismo e nell’atletica dell’isolamento del territorio. Rispetto al nord della Toscana qui è più difficile fare numeri”.
Su cosa puntare?
“Sulla qualità delle nostre corse. Che, per il ciclismo e per l’atletica, sono apprezzate. E’ bello arrivare in fondo a una gara e sentire i commenti positivi dei partecipanti. Dietro a ogni gara c’è un grande impegno, oltre ovviamente a una responsabilità diretta per chi organizza. La felicità degli sportivi ripaga questi sforzi”.
Quali sono gli obiettivi del 2019?
“Sicuramente far crescere le nostre gare, quelle più importanti e anche quelle piccole. Vincere, anzi continuare a vincere, corse in giro per la provincia e per l’Italia. Ma soprattutto continuare ad aiutare l’Avis, far crescere la famiglia del Marathon Bike e promuovere lo sport a Grosseto. Così facendo speriamo di poter dare un piccolo contributo al nostro splendido territorio”.