FOLLONICA – Terzo Polo critico con l’ammnistrazione comunale di Follonica per le scelte fatte con l’ultima manovra di bilancio in materia di tasse e imposte. Per Api, Udc, Psi e Verdi, parafrasando il film dei fratelli Coen «Follonica non è un paese per poveri».
«L’Imu sulla prima e seconda casa all’aliquota massima – scrivono dal Terzo Polo di Follonica –, tassa di soggiorno e per l’ultimo l’abolizione degli abbonamenti per i parcheggi in centro sono strumenti che servono solo a fare cassa e di questo cittadini e turisti se ne sono accorti. Balzelli che peggiorano la vita dei follonichesi , scoraggiano i visitatori e danneggiano commercianti , albergatori e ristoratori. Un giudizio implacabile il nostro dovuto all’assoluta carenza di una strategia per Follonica in particolar modo per quanto riguarda il turismo».
Tra le critiche all’amministrazione anche quella della assesnza di un assessorato al turismo. «I risultati sono sotto gli occhi di tutti e con tutte queste tasse si trascura il contesto di riferimento caratterizzato da una crisi senza pari in cui, se proprio non si riesce ad aiutare i settori produttivi della città, si dovrebbe avere il buon senso di indicare in maniera specifica dove vengono destinate le risorse derivanti da queste imposizioni che pesano come macigni nella nostra economia cittadina ed a quali obiettivi rispondono».
«Osservando Follonica – concludono – e parlando con i visitatori si ha la percezione di una città sporca di giorno e buia, perché poco e male illuminata, di notte. Un senso di trascuratezza generale ed anche di degrado se si pensa ad esempio alla pineta di ponente a cui si potrebbe mettere mano spendendo le risorse derivanti dalla tassa di soggiorno».