ROSELLE – Una festa nella festa, sabato mattina, per la comunità parrocchiale di Roselle, che nella solennità dell’Immacolata, titolare della Parrocchia, ha accolto mons. Christophe Zakhia El-Kassis, arcivescovo titolare eletto di Roselle. Nelle scorse settimane mons. El Kassis è stato nominato da papa Francesco nunzio apostolico ed elevato alla sede titolare di Roselle, rimasta vacante dopo che il precedente arcivescovo titolare, Giovanni Angelo Becciu, è stato creato cardinale.
Subito dopo la sua nomina, il vescovo Rodolfo e i sacerdoti della comunità di Roselle, don Pier Mosetti e don Marius Balint, avevano scritto a mons. El-Kassis per esprimere le loro felicitazioni e per invitarlo, già in occasione della solennità dell’Immacolata, ad essere a Roselle. Mons. El-Kassis ha accettato volentieri l’invito e sabato mattina, dopo aver incontrato in Episcopio il vescovo Rodolfo, ha presieduto la Messa nella parrocchia di Roselle, poi si è intrattenuto con la gente per un tempo di incontro, nel quale ha raccontato un po’ la sua storia e le esperienze vissute in vari Paesi del mondo come consigliere di nunziatura, quindi ha condiviso il pranzo con il vescovo Rodolfo, i sacerdoti e la comunità nel giorno della festa della parrocchia. Era presente anche l’assessore Fabrizio Rossi, che ha portato all’arcivescovo eletto il saluto dell’amministrazione comunale.
Mons. El-Kassis riceverà l’ordinazione episcopale il prossimo 19 gennaio nella basilica di San Pietro per l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Sarà presente anche una delegazione della diocesi di Grosseto.
Nato in Libano nel 1968, mons. El-Kassis è sacerdote da 24 anni, incardinato nell’Arcieparchia di Beirut dei Maroniti. E’ laureato in utroque iure. Nel 2000 è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede, prestando la sua opera nelle Nunziature apostoliche di Indonesia, Sudan, Turchia e nella sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato Vaticana. Conosce l’arabo, il francese, l’italiano, l’inglese, l’indonesiano, lo spagnolo e il tedesco.