GROSSETO – «Ance, Confartigianato e Cna chiedono al Comune azioni concrete. Ebbene, fin dal suo insediamento, questa Amministrazione sta portando avanti, all’interno di un percorso condiviso con le associazioni di categorie, una serie di interventi a sostegno delle imprese» è con queste parole che inizia la risposta del primo cittadino, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, alle associazioni di categoria.
«Nel dettaglio, voglio ricordare a quelle associazioni la prima seduta del tavolo di lavoro – dice il sindaco – datata 15 novembre 2017. La seconda risale al 17 aprile di questo anno. Sulla riunione successiva, fissata al 17 maggio, appena due giorni prima le associazioni chiesero in rinvio: la terza riunione del tavolo di lavoro slittò, quindi, allo scorso 27 luglio, mentre l’ultima, in ordine temporale, è datata 12 novembre. Data in cui le associazioni cadono, ad esempio, in una prima, chiara contraddizione quando affermano che il loro lavoro non era stato valutato e, un secondo dopo, riportano che esso fosse giudicato proprio dal Comune – che lo aveva quindi valutato – in contrasto con la normativa nazionale degli appalti».
«Proprio all’interno di questo affollato percorso partecipato – chiarisce Vivarelli Colonna – il Comune ha elaborato una bozza di regolamento sugli appalti, in linea con i principi del codice dei contratti, che recepisce una serie di richieste formulate, appunto, proprio da quelle associazioni. In particolare quella di agevolare gli affidamenti per lavori sotto i 40mila euro alle ditte locali con affidamenti diretti; prevedere l’Albo di Fornitori, rinnovato ogni anno, suddiviso per le varie categorie di lavori e opere; introdurre la previsione obbligatoria di sopralluogo, per particolari lavori; prevedere inviti in misura doppia rispetto a quelli previsti dalla normativa di riferimento ritenendo questo sufficiente a garantire il rispetto dei principi di efficacia, tempestività e correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza proporzionalità e pubblicità».
«In merito alle modalità di effettuazione dei sorteggi – dice ancora il primo cittadino – per gli inviti alle gare sopra la soglia dei 40mila euro e fino a un milione di euro mediante l’applicazione del principio di territorialità, la struttura tecnica comunale ha ritenuto che ciò contrastasse con i principi stabiliti dal codice dei contratti. In tal senso si è espresso anche l’Anac. Mi pare che questo a impegno profuso dal Comune si possa tranquillamente dar il nome di nutrita serie di azioni concrete. Sicuramente, la più potente energia introdotta viene da quel Bando periferie che le associazioni di categorie menzionano quasi senza rendersi conto dell’impatto che ha avuto su tutto il territorio: i quasi 15 milioni di euro che stanno arrivando in Maremma per aver presentato progetti vincenti sono, infatti, una mole di risorse enorme che sta foraggiando molte imprese locali, direttamente o indirettamente».
«Comprendiamo, comunque, le difficoltà che il settore edile sta continuando ad attraversare – conclude il sindaco – Mi stupisco, allora, che le associazioni di categoria non abbiamo presentato le proprie richieste nella sede naturale, ovvero l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione controlla gli appalti pubblici. Ma è proprio per questo che, come sindaco, mi voglio fare promotore sia nei confronti del Governo sia all’Anac delle istanze che le associazioni di categoria vorranno sollevare, ovviamente sempre all’interno delle chiare direttive del Codice nazionale degli appalti. Combatterò per loro, a livello nazionale, affinché siano ascoltati».