FOLLONICA – «Nel prossimo consiglio comunale troveremo la proposta 83 “affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali extracomunali e patrimoniali all’agenzia delle entrate-riscossione”» ad annunciarlo il consigliere comunale, Daniele Pizzichi.
«Il Comune di Follonica – dice il consigliere – ha deciso di affidare la gestione diretta della riscossione coattiva delle entrate di natura tributaria, che rappresentano la parte più consistente delle entrate comunali poiché comprendono tutti i tributi locali, come Imu, Tasi, Tari, Icp, Osap, imposta di soggiorno, a un consorzio privato a seguito di una gara regionale promossa da Anci Toscana; mentre per ciò che riguarda tutte le altre tipologie di entrate natura extratributaria, che rappresentano una parte residua e piccola rispetto all’altra tipologia, al nuovo soggetto preposto alla riscossione nazionale denominato “Agenzia delle entrate-riscossione e Riscossione Sicilia spa”».
«Quest’ultimo soggetto – chiarisce Pizzichi – è stato uno degli ultimi danni devastanti compiuti dal governo Renzi, nato con l’accorpamento tra Agenzia delle Entrate ed ex Equitalia. Si è così creato un vero e proprio mostro al servizio di uno stato di polizia fiscale. Dal 1 luglio 2017 le società del gruppo Equitalia che svolgevano l’attività di riscossione sono state sciolte ed è stata attribuita l’attività di riscossione all’agenzia delle entrate attraverso la creazione di un suo ente strumentale, con natura pubblica economica, denominato “Agenzia delle entrate – Riscossione”».
«L’obiettivo di Renzi – sostiene il consigliere – è stato quello di creare una vera e propria macchina da guerra da scagliare contro i cittadini italiani, inglobando nell’Agenzia delle Entrate il riscossore e potenziandone gli strumenti di riscossione. Questo nuovo soggetto ha poteri molto più aggressivi rispetto all’abolita Equitalia: infatti i nuovi esattori hanno la strada spianata sui controlli, accedendo direttamente, grazie all’Anagrafe tributaria, alle banche dati dei creditori possono spiare i conti correnti e accedere alle banche dati dell’Inps».
«Sicuramente un nuovo incubo dei contribuenti italiani – conclude Pizzichi – ciò determinerà sicuramente un aumento dei pignoramenti presso terzi compresi quelli su conto corrente. Eliminando Equitalia il Governo Renzi non ha voluto fare alcun favore ai cittadini, bensì allo Stato. Si è trattato, soltanto, di una mossa strategica per rendere più efficace l’esecuzione esattoriale».