TRAVALE – «Noi cittadini di Travale ci rivolgiamo alla stampa e alla segreteria del Partito Democratico, per far conoscere lo stato di abbandono e degrado urbano in cui giace questo piccolo borgo. Dopo 4 anni di amministrazione Verruzzi, ci ritroviamo un paese in condizioni sicuramente peggiori non essendo stati effettuati quegli interventi di piccola manutenzione richiesti dalla cittadinanza nella prima assemblea pubblica svoltasi nel lontano 2014 e per tutte quella frane che si sono verificate in questi anni solo parzialmente ripristinate». Inizia così la lunga lettera con cui alcuni residenti di Travale, frazione del Comune di Montieri, criticano le scelte del primo cittadino Verruzzi.
«Ma soprattutto ci indigna il modo in cui il Sindaco Verruzzi e tutta la Giunta ci hanno comunicato, tramite una lettera piena di contraddizioni, d’inesattezze e di scarico di responsabilità, negandoci l’incontro che poteva essere chiarificatore, che l’opera più importante attesa da questa comunità e cioè il teleriscaldamento con vapore geotermico, non è economicamente sostenibile. Questo “teleriscaldamento non s’ha da fare, né domani né mai”, così ha risposto il sindaco del Comune di Montieri, parafrasando lo scritto di un illustre cittadino, ai firmatari di una lettera inviata allo stesso sindaco al termine di un’iniziativa sulla geotermia, organizzata il 13 agosto 2018 dal circolo ARCI Travale e firmata da 41 cittadini, nella quale si chiedeva la sua presenza a Travale per fare il punto della situazione sul progetto del teleriscaldamento, considerato che da gennaio 2018 non si avevano notizie in merito».
«Il sindaco ha rifiutato di incontrare i cittadini di Travale, motivando questa scelta con il clima di tensione che si era venuto a creare verso l’Amministrazione Comunale, come se non fossero legittime le rimostranze dei cittadini verso la propria amministrazione. In ogni caso, il Sindaco nella sua lettera non ha chiarito, né tantomeno presentato uno studio di sostenibilità serio, ma si è limitato a fare delle considerazioni generiche, partendo da presupposti per noi sbagliati».
«Il Sindaco sostiene che per Travale la spesa sarebbe eccessiva rispetto alle utenze che, in base ai suoi calcoli, sarebbero 34 (considerando solo i proprietari residenti), rispetto alle 84 domande effettivamente presentate. Secondo il nostro giudizio invece, se si analizza bene il tutto, l’impianto di teleriscaldamento di Travale è economicamente sostenibile esattamente come quello già esistente di Montieri che già ne beneficia con piena soddisfazione degli utenti che spendono annualmente mediamente circa 400-500 euro per riscaldare le loro abitazioni e a noi sembrava più che naturale poter utilizzare questa fonte rinnovabile e sicuramente molto economica. Non vogliamo scendere in campanilismi che non hanno più senso se mai lo hanno avuto, non vogliamo fare una guerra tra poveri, siamo felici che i montierini abbiano questa fortuna molto semplicemente ne vorremmo beneficiare anche noi sicuri che la costruzione del teleriscaldamento di Travale essendo questo un’appendice di quello di Montieri renderebbe più sostenibile economicamente la gestione di tutto l’impianto».
«Secondo noi, una sana politica deve tener conto del medio – lungo periodo e deve fare considerazioni che vanno oltre il semplice “fare di conto”. La risorsa geotermica è una risorsa locale, pulita, rinnovabile che può essere il volano per lo sviluppo dei nostri borghi. Credere in questa risorsa vuol dire “investirci”, cercandone il suo utilizzo in tutti i modi possibili, compreso il riscaldamento delle abitazioni. E’ schizofrenico manifestare contro il governo che taglia i fondi alla geotermia e poi a livello locale sminuirne la sua utilizzazione. Altri Comuni geotermici a noi vicini, hanno teleriscaldato anche le piccole frazioni, senza suddividere i propri cittadini in “cittadini di serie A” e “cittadini di serie B”. Certamente questi comuni hanno rispettato le leggi e non hanno pregiudicato i bilanci dei propri enti. Questi comuni sono riusciti a servire le frazioni più marginali anche laddove non poteva essere sfruttata la geotermia classica, ricorrendo ad esempio a centraline a biomasse. In una visione solidaristica, che è propria della nostra Costituzione (che ogni tanto è bene rileggere), chi è più disagiato non può essere abbandonato. Eh sì caro Sig Sindaco, Lei che si erge a paladino dei “piccoli comuni”, dovrebbe sapere che se venisse meno questo concetto, il nostro piccolo comune non esisterebbe più; verrebbe fagocitato dai comuni più grandi, che garantiscono economie di scala e sono più strutturati».
«Non ci illudiamo che il teleriscaldamento sia il “toccasana” di tutti i mali, ma certamente oltre a dare un servizio ai propri cittadini, potrebbe incoraggiare qualcuno anche a trasferirsi nel nostro paese. Già dal lontano 2010 il problema era fortemente sentito, al punto che la lista di centrosinistra, per le elezioni comunali di Montieri , “Uniti per progredire” nella quale era candidato, come consigliere anche l’attuale Sindaco Verruzzi, inserì nel programma la realizzazione del teleriscaldamento sia di Montieri che di Travale».
«Finita la legislatura precedente nel 2014, dopo 4 anni di speranza spesso negata dopo un progetto preliminare, dopo una assemblea del Gennaio 2018 in cui il Sindaco aveva dichiarato “ ho trovato i soldi per il teleriscaldamento” e dopo 8 mesi di assoluto silenzio è normale che gli interessati abbiano chiesto chiarimenti. E come si ottiene ciò se non con una lettera firmata da cittadini, questa è democrazia, oppure il Sindaco sperava che ognuno di noi andasse nel suo ufficio per avere notizie?
Non abbiamo ricordanza di un Sindaco che abbia negato un’assemblea pubblica, questo si che “irrigidisce e radicalizza le posizioni” e non le legittime aspirazioni di una comunità».
«Nella lettera datata 9 Ottobre 2018 il Sindaco afferma “Ho l’umiltà di dire, senza paura, che scelte di questa natura non possono appartenere ad un uomo solo, ad un Sindaco alla fine del percorso” contradicendosi alcuni giorni dopo. Infatti il 18 scorso con delibera di giunta ha tolto dal piano triennale delle opere pubbliche proprio il tanto agognato teleriscaldamento di Travale e a fronte di un investimento di circa 2.100.000 euro in tre anni non ha ritenuto opportuno inserire opera alcuna per il nostro paese».
«Un atto ingiusto perché esclude una comunità e non propriamente corretto in quanto il piano triennale delle opere pubbliche è materia di Consiglio (andrà quindi approvato probabilmente nel prossimo Consiglio) e sarebbe stato certamente più opportuno per i Consiglieri aver preso visione e discusso prima che la Giunta deliberasse, in modo che ciascuno potesse esprimere le sue opinioni.
I Consiglieri avranno quindi solamente il compito di ratificare quello che la Giunta ha deciso senza poter effettuare nessuna modifica o integrazione al piano triennale, ci sembra questo un comportamento poco democratico da parte del Sindaco».
«Un’ultima considerazione in merito all’intervista rilasciata dal consigliere Biagini, che propone addirittura un referendum tra i cittadini residenti nel Comune di Montieri. Vorremmo ricordare a detto consigliere, venuto in aiuto alla maggioranza, che in una “democrazia rappresentativa” come la nostra, il sindaco ha un “mandato elettorale” basato sul programma politico presentato nella campagna elettorale e di questo, lui e la sua giunta rispondono a TUTTI i suoi cittadini. Cosa succederebbe se per ogni investimento si dovesse fare un referendum? Le frazioni, avendo un numero di abitanti minori del capoluogo, non avrebbero mai un’opera pubblica. L’idea è così balzana che non meriterebbe nemmeno di commentarla».
«Concludendo vorremmo che la Giunta di Montieri rimettesse in discussione le proprie scelte e, tenendo conto del poco tempo rimasto, procedesse almeno a affidare l’incarico per la progettazione esecutiva, anche ripartita in più lotti, dimostrando così di aver a cuore le esigenze dei propri cittadini e di credere veramente in questa grande risorsa del nostro territorio».