GROSSETO – «Il comunicato pubblicato dalla Prefettura a seguito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in cui è stata analizzata la situazione generale della sicurezza pubblica nel Comune di Grosseto, ci ha lasciati con molti dubbi» a dirlo, in una nota, è l’associazione Grosseto al Centro, che torna a intervenire sul tema della sicurezza in città.
«Infatti – prosegue la nota – nel comunicato si conferma l’efficacia delle misure generali di prevenzione e vigilanza del territorio già in atto e, al tempo stesso, si annuncia l’intensificazione di alcuni servizi e la programmazione di non meglio specificati interventi e attività mirate. Nello specifico, per capire di cosa si sta parlando, vorremmo porre al prefetto e al sindaco di Grosseto, responsabile della sicurezza urbana, presente alla riunione, le seguenti domande su quanto enunciato nel comunicato: Quali sono i “taluni servizi dedicati” che durante la riunione del Comitato si è convenuto di intensificare? Quali sono le “situazioni di particolare interesse” prese o che si intende prendere in considerazione? Quali sono le “attività mirate” programmate o che si intende programmare? In che modo si ritiene che i cittadini possano “assicurare” un contributo all’attività di prevenzione, anche sotto il profilo della mitigazione di situazioni di degrado urbano? Sul lato pratico, che cosa si intende per “attività di osservazione e segnalazione” da parte dei cittadini?»
«E’ importante – sottolinea Grosseto al Centro – che le istituzioni usino un lessico che permetta alla cittadinanza di capire come stanno le cose, dati alla mano, in materia di pubblica sicurezza. Anche ai fini di rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, è importante spiegare loro con chiarezza cosa si sta facendo al riguardo, quali possono essere gli ostacoli e che cosa si intende fare nel prossimo futuro».
«Riteniamo fondamentale – conclude la nota – che in questi momenti critici per una città, quando questa si senta ferita nel suo interno, la forma, per inteso, la chiarezza espositiva, diventi sostanza, contenuto e trasparenza amministrativa nei confronti dei cittadini, doverosa per le istituzioni. Auspichiamo che nel rapporto tra le istituzioni e i cittadini si vada a ridurre lo “sbilanciamento di forza” che, solitamente, vede i cittadini come la parte più debole. Questo per dare la possibilità agli stessi di contribuire attivamente alla vita pubblica della città, senza dover necessariamente entrare nei palazzi per poter accedere alle informazioni».