FOLLONICA – «A giugno ho protocollato un’interrogazione al sindaco di Follonica, Andrea Benini, per sapere se era a conoscenza della possibile chiusura dell’ambulatorio di colposcopia dell’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima» sull’argomento sollevato dai Cobas interviene Sandro Marrini coordinatore provinciale di Forza Italia Grosseto. «Forza Italia per prima ha sollevato il problema chiedendo alle Amministrazioni locali un intervento urgente. A distanza di cinque mesi, e dopo le rassicurazioni in merito del sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini, le dichiarazioni rilasciate dai Cobas del pubblico impiego/sanità confermano la nostra preoccupazione».
«Il ginecologo che fino a questo mese si occupava dell’ambulatorio di colposcopia dell’ospedale massetano, esame fondamentale per accertare la presenza di tumori al collo dell’utero, è andato in pensione e, come avevamo annunciato, le conseguenze ricadranno sui servizi – prosegue Marrini -. L’ambulatorio, a quanto dichiarato dal sindacato, sarà aperto solo un giorno al mese contro i 10 attuali, e quindi le donne che vivono nell’area nord della provincia di Grosseto saranno costrette per la maggior parte a fare l’accertamento nell’ospedale del capoluogo».
«Ciò implicherebbe, se venisse confermata l’ipotesi dei Cobas, un aumento dei tempi d’attesa per un esame delicato e di fondamentale importanza, utile a intervenire prontamente contro i tumori al collo dell’utero. Ci chiediamo perché l’azienda sanitaria, che sapeva da tempo del pensionamento del ginecologo di riferimento, non abbia ancora detto alla popolazione quale sarà il futuro dell’ambulatorio del Sant’Andrea. Perché questo silenzio – chiede -? Le uniche dichiarazioni in merito sono arrivate dal sindaco Giuntini che solo pochi giorni fa rassicurava i cittadini affermando che l’ambulatorio sarebbe rimasto aperto e l’esame disponibile. Dove sta la verità? L’Asl batta un colpo ed esca allo scoperto: nel caso in cui confermasse le parole di Giuntini non potremmo che esserne soddisfatti. Sulla salute delle persone non si gioca al ribasso, lo diciamo da tempo e continueremo a dare filo da torcere all’azienda sanitaria ogni qualvolta verremo a conoscenza di tagli ingiustificati ai servizi ai cittadini».