GROSSETO – L’ha violentata sul sedile dell’auto, dopo averla morsa e picchiata con violenza, sino a quando lei non è riuscita a sferrarle un calcio ai genitali dell’uomo, liberandosi dal rapporto non voluto. Un giovane marocchino di 27 anni è stato arrestato ieri dalla Squadra mobile della Questura di Grosseto a seguito di indagini svolte in seguito alla denuncia di violenza sessuale e coordinate dalla Procura della Repubblica di Grosseto. Le indagini erano partite nel febbraio scorso.
La vittima aveva raccontato che, nel corso della notte appena trascorsa, dopo essere uscita da un locale notturno di Grosseto ed essersi incamminata verso la propria autovettura, era stata avvicinata da un giovane nordafricano con il quale aveva iniziato una breve conversazione. Il giovane, peraltro, le aveva chiesto un passaggio per raggiungere un altro locale d’intrattenimento. La donna aveva acconsentito, prendendolo a bordo.
Durante il tragitto, il giovane le aveva chiesto di accostare l’auto al marciapiede, manovra che la donna aveva eseguito, fermandosi in un parcheggio. Qui il nordafricano aveva mostrato alla giovane un involucro contenente una pallina di cocaina. Il marocchino aveva confermato di essere uno spacciatore e di operare all’interno dei locali cittadini, aveva mostrato alla donna anche numerose banconote che aveva tirato fuori dalla tasca del giubbotto.
La giovane lo aveva invitato a scendere dalla sua auto e per tutta risposta lui si era impossessato delle chiavi del veicolo, inserite nel quadro comandi, nascondendole. A questo punto aveva tentato di baciarla, ma al rifiuto di lei le aveva stretto con forza la mandibola e le aveva morso violentemente il labbro inferiore. La vittima aveva tentato di difendersi, ma l’aggressore aveva finito per reagire ancora con maggiore violenza, dandole pugni nel viso e nelle braccia e tirandole ripetutamente i capelli procurandole varie lesioni. Il marocchino aveva trascinato quindi la giovane sul sedile lato passeggero, e, nonostante le urla di richiesta di aiuto e il tentativo della donna di riprendersi il proprio telefono, aveva continuato a percuoterla. Infine, dopo averle tappato la bocca e il naso, l’aveva violentata fino a quando la ragazza era riuscita a sferrare un calcio ai genitali del suo aggressore il quale, a quel punto, era sceso dall’auto, restituendole le chiavi del veicolo, e si era allontanato a piedi.
La vittima, rientrata a casa, aveva contattato telefonicamente un’amica, alla quale aveva confidato quanto accadutole; quest’ultima le aveva consigliato di recarsi presso il Pronto soccorso dell’ospedale dove, dopo la denuncia, è stata sottoposta ad accertamenti medici che avevano consentito di evidenziare presenza di liquido seminale all’interno della vagina.
La descrizione fornita ha consentito di individuare, tra ben 467 soggetti di origine nordafricana con caratteristiche fisiche simili all’autore del reato, il colpevole. La prova del Dna ha confermato come l’identità dell’aggressore combaci con quella del marocchino fermato.
La perquisizione a casa dell’uomo ha portato al sequestro di sette involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo lordo di grammi 6,62. L’uomo dovrà quindi rispondere anche del reato di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio. L’arrestato si trova presso il carcere di Grosseto.